Manutenzione aziendale

La procedura di manutenzione aziendale, è una serie di attività atte al mantenimento del buono stato di efficienza delle attrezzature e delle strutture aziendali. Quest’ultima può essere considerata un prerequisito di base per assicurare i requisiti inerenti alla sicurezza alimentare, ed alla salute e sicurezza sul lavoro.

In quasi tutte le organizzazioni sono presenti delle strutture, attrezzature e mezzi, necessari per lo svolgimento delle proprie attività.

Questo è uno dei 4 fattori che dovrebbe essere considerato ogni qual volta venga effettuata una progettazione di un nuovo prodotto servizio.

Utilizzando un semplice diagramma a lisca di pesce, per la produzione di un bene o servizio, dovrebbero essere valutato 4 fattori:

  • MAN – Risorsa Umane;
  • METHOD – Metodo di lavoro necessarie;
  • MACHINE – Macchina ed attrezzatura;
  • MATERIAL – Materiali per la produzione del medesimo.
Procedura di Manutenzione Aziendale

Come vediamo machine è un fattore necessario per la produzione e standardizzazione di un bene e servizio secondo requisiti i richiesti.

Abbiamo già visto quanto sia importante la gestione delle strutture, macchine ed attrezzature secondo i principi del PDCA, che puoi leggere visitando questa pagina. Nel proseguo dell’articolo di occuperemo della gestione del buono stato di questi ultimi, e su cosa dovrebbe contenere una efficace procedura.

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Manutenzione aziendale: perché è importante?

L’implementazione ed applicazione di questa procedura è necessaria all’organizzazione per prevenire cinque tipologie di criticità:

  • mancato rispetto dei requisiti contrattuali, per esempio consegna dei prodotti non nei tempi definiti, per fermo macchine;
  • contaminazioni dovute alle rotture dei macchinari o della loro cattiva gestione;
  • Infortuni e malattie professionali da parte degli addetti;
  • fermi macchine e o impianti dovuti ad infortuni, possibili  impatti sulla business continuity per fermo impianto amministrativo e contaminazione dei prodotti;
  • mancato raggiungimento degli obiettivi di qualità, dovuto a difetti e deviazioni.

L’implementazione di una procedura di manutenzione aziendale, nel settore alimentare, è necessaria per mantenere in efficiente funzione l’attrezzatura e la strumentazione utilizzata sulle linee di produzione o per il controllo dei processi.

In ambito safety, è necessaria per prevenire infortuni e malattie professionali dei lavoratori. Non ci sono dei veri riferimenti di legge, se non le responsabilità definite nel testo unico per la salute e sicurezza, DLgs 81, e dei Reg CE 852, Reg CE 853, Reg 183, per il settore alimentare.

Tenendo conto che tali dotazioni, devono rispettare anche i requisiti definiti dalla direttiva macchine, e di alimentarietà, in caso rientrino in questa tipologia. Ma quali elementi dovrebbero essere presenti in una procedura di manutenzione e gestione delle macchine ed attrezzature?

Come migliorare la manutenzione aziendale?

L’organizzazione, per poter redigere una procedura di manutenzione aziendale per i macchinari e le strutture, non può basarsi solamente sulla sua esperienza o sui i libretti d’uso. Infatti si riscontrano spesso incoerenze. Il produttore dell’attrezzatura, è vero che definisce dei requisiti, ma che sono minimi e non settati con le necessità aziendali.

Ma allora come migliorare la manutenzione aziendale? Semplice. Quest’ultima deve essere figlia della definizione dei prerequisiti, e di una valutazione dei rischi.

L’attività sarà fondamentale, per definire le azioni a mitigazione dei rischi, a seconda, dell’utilizzo, dell’esposizione dei prodotti e dei lavoratori. Dovranno essere definiti i limiti di accettabilità dello stato delle strutture e delle attrezzature. Le frequenze dei monitoraggi,che le umane responsabili di questi ultimi, dovranno effettuare per individuare i possibili pericoli.

Il supporto documentare, le evidenze da riportare nella scheda di manutenzione, i materiali, ed i monitoraggi sull’operato del manutentore esterno.

I macchinari e le attrezzature, a seconda delle aree di rischio individuate, dovranno essere mappate ed inserite, in un registro dove, grazie anche ai manuali d’uso, ed alla valutazione dei rischi effettuata, verranno riportate le informazioni necessarie, e le frequenze, per effettuare gli interventi. Stesso discorso è valido per le operazioni da effettuare per le strutture.

Procedura di Manutenzione Aziendale: cosa dovrebbe contenere?

Ogni proceduta di manutenzione aziendale, comunemente chiamata anche di gestione delle risorse tecniche, dovrebbe includere un piano di manutenzione. Il piano di manutenzione dovrà indicare quali attrezzature, macchinari o beni richiedono manutenzione. La frequenza di monitoraggio ed i limiti di intervento, la responsabilità del completamento delle attività di manutenzione.

Le istruzioni per le attività di manutenzione, così come le responsabilità del monitoraggio e dell’effettuazione delle attività. E la verifica dello stato igienico per la ripresa delle operazioni di produzione ed alle manutenzioni effettuate. Vediamo che cosa dovrebbe conterete una procedura di manutenzione aziendale:

  • Identificazione di potenziali pericoli – I potenziali pericoli relativi alle attività di uso e manutenzione dei macchinari e delle strutture, comprese quelle esterne, dovrebbero essere identificati e valutati per evitare criticità per la  sicurezza alimentare, e sicurezza sul lavoro. I pericoli possono riguardare le sostanze chimiche utilizzate per gli interventi, i lubrificanti dei macchinari, i corpi estranei come residui dovuti all’usura o tracce della manutenzione effettuata , fascette, cavi, nastri, tubi, carter, l’igiene personale. I macchinari e le attrezzature non utilizzabili devono essere interdette all’uso e non devono arrecare rischi ai processi di produzione, o essere ricettacolo di sporco ed infestanti, pest proofing.
  • Identificazione dei materiali – Devono essere identificate le sostanze utilizzate nella procedura di manutenzione aziendale, le sostanze ed i materiali devono essere approvati,  verificandone le schede tecniche e di emergenza, ed a seconda delle aree di rischio, tali sostanze devono essere della tipologia food grade, tenendo conto della presenza di allergeni. I materiali devono essere mantenuti in locali adibiti e con controlli di sicurezza;
  • Identificazione delle attrezzature – Devono essere definite le azioni e le competenze necessarie per l’installazione delle attrezzature, i limiti di accettabilità, e le competenze necessarie comprese dei DPI da utilizzare perché attrezzature e strutture siano un rischio accettabile per il lavoratore e per i prodotti.
  • Definizione delle competenze e delle responsabilità;
  • Monitoraggi – E’ necessario che, tramite i controlli Pre operativi definiti ed effettuati dagli addetti e nei monitoraggi effettuati dal responsabile produzione, o manutenzione, si definiscano i limiti per gli quali si debba intervenire con manutenzioni straordinarie, oltre quelle già programmate nel piano derivante dai libretti d’uso dell’azienda produttrice delle attrezzature;
  • Le registrazioni – Qualsiasi attività relativa alla procedura di manutenzione aziendale deve essere supportata con gestione, ed archiviazione adeguata dei documenti che dovrebbe includere:
    • Relazione Intervento di manutenzione;
    • Materiale e sostanze utilizzate per l’intervento;
    • Sanificazione post intervento;
    • Ispezioni di attrezzature post-manutenzione per la ripresa della produzione, anche a seguito di interventi da parte di fornitore esterno;
    • Eventuale segregazione del macchinario non conforme;
    • Azioni correttive/preventive con annesse analisi delle cause;
    • Firma del responsabile per lo stato igienico e della funzionalità delle attrezzature o strutture;
    • Per gli interventi effettuati da un fornitore esterno, necessita anche la qualifica dei fornitori e la verifica, da parte del responsabile, dell’efficacia della manutenzione effettuata.
  • Istruzioni operative per intervenire sulle attrezzature con modalità di smontaggio dei macchinari come da manuale d’uso, che possono comprendere documenti affissi con foto;
  • Utilizzo dei materiali e delle sostanze approvate;
  • Fondamenti per il monitoraggio dello stato delle attrezzature;
  • Criteri di sicurezza sicurezza alimentare, salute e sicurezza sul lavoro ed ambiente;
  • Igiene personale, del processo ed utilizzo DPI;
  • Allergeni;
  • Procedura di sanificazione e disinfezione aziendale;
  • Eventuali procedure per la gestione delle emergenze.

Manutenzione aziendale: chi sono i fornitori esterni?

Gli stessi principi applicati per le parti interessate interne, contenuti nella procedura di manutenzione aziendale, devono essere applicati ai fornitori esterni per le operazioni di manutenzione, questo è uno dei requisiti importanti sui fornitori per la norma Iso 45001, in questo caso l’azienda dovrà:

  • Qualificare il fornitore esterno secondo propria procedura di qualifica;
  • Richiedere l’elenco dei materiali e sostanze utilizzate, schede tecniche;
  • Comunicare i regolamenti per l’ingresso ed il lavoro aziendale al fornitore e valutare la necessità di definire il rischio per le interferenze e per la food defense;
  • Far supervisionare da un addetto interno le operazioni di manutenzione;
  • Richiedere il verbale degli interventi effettuati;
  • Validazione da parte del responsabile lo stato igienico prima dell’effettuazione della ripresa della produzione e la funzionalità.

Un focus importante viene dato dalla norma per la certificazione del sistema di gestione salute e sicurezza sul lavoro Iso 45001, richiedendo durante la valutazione dei rischi ed opportunità anche la valutazione dell’impatto che possa avere il fornitore esterno per la manutenzione dei macchinari e delle strutture.

Questo processo di supporto, non è importante solamente in ambito di salute e sicurezza. Ma è anche di un’importanza fondamentale anche in ambito della qualità. La norma di certificazione ISO 9001, che ne definisce i requisiti, richiede un’attenzione importante per questo processo, che può avere, come abbiamo visto un impatto sui requisiti del cliente.

Stesso discorso per le norme e gli standard alimentari. Partendo dalla ‘madre’ di queste ultime, la norma ISO 22000. Fino ad arrivare agli standard riconosciuti dal Global Food Safety Initiative, GFSI, organizzazione che opera per armonizzare e redigere linee guida e regolamenti a protezione dlla salute dei consumatori, per la sicurezza, qualità e legalità alimentare.

Infatti questi standard, che comprendono le certificazioni FSSC 22000, BRCGS, IFS, richiedono l’adozione dello standard tecnico di settore per i prerequisiti di base per la sicurezza alimentare ISO 22002.

Ma anche per le norme ambientali è fondamentale. Pensate agli impatti che possono avere degli stati tralasciati di gestione di determinati impianti. Dal rumore ambientale, a scarichi ed immissioni fuori controllo.