La certificazione UNI PdR 42 definisce i requisiti da rispettare per un sistema di gestione antibullismo.
Questo strumento, sarà di aiuto a tutte quelle organizzazioni che erogano servizi rivolti ad utenti minorenni in ambito scolastico, centri di formazione professionale giovanile, diurni, ricreativi e sportivi.
E di assicurazione a famiglie, ed altre parti interessate, dell’impegno profuso delle stesse, tramite valutazione ed attività di minimizzazione, dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo.
L’Italia è il primo paese che si è mosso tempestivamente, per definire uno strumento tecnico guida di gestione per questi gravi criticità.
La collaborazione tra ISRE, Istituto Internazionale Salesiano di Ricerca Educativa, FIDAE, Federazione rappresentativa delle scuole cattoliche italiane, MOIGE, Movimento Italiano Genitori, ed il tavolo tecnico istituito da Accredia, hanno fatto nascere questa prassi di riferimento.
Ricordando che una prassi di riferimento, è un documento pubblicato da UNI, Ente nazionale italiano di unificazione, che definisce requisiti tecnici volontari, in tempi brevi, là dove non vi siano ancora norme consolidate. La prassi è scaricabile a questo indirizzo.
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Che cosa sono il bullismo ed il cyberbullismo?
La prevenzione dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo, è fondamentale per proteggere soprattutto i ragazzi in età scolare.
Questi fenomeni portato invariabilmente a chi li subisce, ad avere tutta una serie di sintomi conseguenti, che possono influire negativamente sulla salute mentale della vittima.
Gli effetti di queste violenze possono essere di lunga durata per le vittime, inclusi paura ed ansia, depressione e pensieri suicidi. L’incidenza dell’utilizzo di droghe od alcool, ed abbandono precoce degli studi.
Vediamo nello specifico che cosa significano queste due definizioni:
Bullismo cos’è?
Il bullismo è l’abuso di potere persistente e intenzionale protratto attraverso comportamenti verbali, fisici e/o sociali, ripetuti con l’obiettivo di causare danni fisici, sociali e/o psicologici.
Può coinvolgere individui o gruppi di persone, che abusano del loro potere o del potere percepito su una o più persone che si sentono incapaci di impedire che ciò accada
Per essere considerato una violenza di questo genere quando il comportamento deve essere aggressivo ed includere:
- Squilibrio di potere: i bambini vittime di questa violenza usano il loro potere (come la forza fisica, l’accesso a informazioni imbarazzanti o la popolarità) per controllare o danneggiare gli altri. Gli squilibri di potere possono cambiare nel tempo e in diverse situazioni, anche se coinvolgono la stessa persona; Ripetizione: il fenomeno si verifica o è probabile che si verifichi più di una volta.
Esistono tre principali tipologie di bullismo, che possono essere così definite: Quello verbale può essere considerato scrivere o dire cose cattive nei confronti di altri; Sociale, a volte chiamato di tipo relazionale, comporta il danneggiamento della reputazione o delle relazioni di qualcuno; Fisico comporta il danneggiamento del corpo o della proprietà di una persona.
Cyberbullismo cos’è?
Il cyberbullismo è un’ attività di bullismo che si verifica utilizzando dispositivi e canali digitali come telefoni cellulari, computer e tablet. Il cyberbullismo può avvenire tramite messaggi di testo, app, siti web, nonché sui social media, forum o giochi in cui le persone possono visualizzare, coinvolgere o condividere contenuti.
Il cyberbullismo include la pubblicazione, o la condivisione di contenuti negativi, dannosi, falsi o banali sugli altri. Può includere la condivisione di informazioni personali o private su altri, che può causare imbarazzo o umiliazione. Alcune tipologie di questa violenza allargano i confini di ciò che è illegale o criminale.
I luoghi più comuni in si possono verificare questa tipologia di fenomeni sono:
- Social media, come Facebook, Instagram, Snapchat e Tik Tok;
- Messaggi di testo e app di messaggistica su dispositivi mobili o tablet;
- Messaggistica istantanea, messaggistica diretta e chat online su Internet;
- Forum online, chat room e bacheche, come Reddit ed altri;
- E-mail;
- Comunità di gioco online.
Perchè certificarsi antibullismo: obiettivi e vantaggi
Negli ultimi decenni, i fenomeni visti nei paragrafi precedenti sono cresciuti. Di conseguenza, l’esigenza di fornire tutela, soprattutto alle famiglie, un’assicurazione del controllo, monitoraggio e prevenzione di questi fenomeni, nei riguardi dei ragazzi, soprattutto minorenni.
Il fenomeno scolastico è diventato una questione sociale, sanitaria ed educativa urgente da dover affrontare. La comunità scolastica vede sempre più queste violenze, come un problema estremamente serio e spesso trascurato.
Le realtà socioculturali dei giovani di oggi sono complesse e richiedono un’analisi concreta di tutte le realtà del funzionamento delle scuole e delle altre organizzazioni educative per determinare sistematicamente i compiti di chi si occupa di educazione e gestione dei minori, affinché possano svolgere i propri compiti, utilizzando strumenti efficaci per combattere tutte le forme di questa violenza.
L’adozione della prassi di riferimento, permetterà quindi di:
- Sviluppare conoscenze generali, e continue, sulle attività di prevenzione per affrontare questi fenomeni;
- Effettuare valutazioni specifiche, commissioni e regimi sanzionatori;
- Aumentare la consapevolezza degli effetti dannosi di questa violenza;
- Creare a un sistema di prevenzione coerente, con azioni efficaci, revisionate periodicamente;
- Fornire alle organizzazioni un sistema di riferimento adatto a stabilire le coerenti attività da adottare;
- Definire un sistema di comunicazione per informare le parti interessate tempestivamente;
- Definire un sistema che dia la possibilità di segnalazione dei fenomeni di infrazione;
- Progettare percorsi di formazione e partecipazione attiva per combattere i fenomeni;
- Stabilire meccanismi per denunciare e fornire sostegno alle vittime;
- Attuare politiche e codici di condotta per prevenire e rispondere alla violenza, al bullismo e al cyberbullismo;
- Effettuare attività di valutazione rispetto ai requisiti;
- Definire obiettivi di miglioramento.
Certificazione UNI PdR 42: requisiti e punti chiave
I requisiti del sistema di gestione, secondo la prassi definita dalla certificazione della prassi UNI/Pdr 42.2018 riporta la seguente struttura:
- Scopo e campo di applicazione;
- Riferimenti normativi e legislativi;
- Termini e definizioni;
- Principio;
- Requisiti del sistema di gestione antibullismo;
Oltre i punti norma sono state definite 7 appendici per migliorare l’applicazione dei requisiti:
- Appendice a – raccomandazioni per la procedura di valutazione di conformità di terza parte (certificazione) alla presente prassi di organizzazioni rivolte ad utenti minorenni;
- Appendice b – esempio di politica antibullismo;
- Appendice c – illustrazione dei reati previsti dalla legge italiana, riconducibili al bullismo ed al cyberbullismo;
- Appendice d – esempio di regolamento della commissione antibullismo;
- Appendice e – esempio di piano formativo: master antibullismo per operatori scolastici;
- Appendice f – checklist per l’audit diretto a verificare l’applicazione della prassi di riferimento;
- Appendice g – progetto rise: linee guida per l’applicazione di un programma di intervento per la promozione del benessere dei minori all’interno di strutture educative/ricreative.
Quelli sopra riportati, vengono valutati, come avviene per le altre norme e standard di certificazione, da un organismo di certificazione terzo. Nelle realtà che offrono servizi di formazione, facilmente integrabili alla norma per i sistemi di gestione della qualità aziendale.
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Consulenza Certificazione UNI PdR 42: i nostri servizi
Sistemi & Consulenze può assistere la tua organizzazione nell’implementazione dei requisiti definiti dalla certificazione, con servizi mirati di consulenza certificazione UNI PdR 42, erogando i seguenti servizi:
- Definizione della politica per il sistema e del piano di vigilanza;
- Valutazione dei rischi inerenti a possibili accadimenti;
- Definizione degli obiettivi coerenti e misurabili in materia;
- Definizione delle attività di comunicazione e trasparenza nei confronti delle parti interessate;
- Definizione del sistema di segnalazione degli accadimenti;
- Definizione della commissione e del sistema sanzionatorio antibullismo;
- Formazione specifica in materia;
- Audit interno sui requisiti della prassi di riferimento.
Possiamo anche seguire la tua organizzazione nell’implementazione di questa prassi, integrata ad altre norme di certificazione, come quella per la qualità, ISO 9001, ambiente, ISO 14001, salute e sicurezza sul lavoro, ISO 45001.
E per le aziende di formazione per l’accreditamento regionale come ente di formazione, e la norma sui sistemi di gestione per la formazione secondo la norma di certificazione ISO 21001.