Consulenza Certificazione Equalitas

La certificazione Equalitas è uno standard che definisce i requisiti secondo i tre pilastri della sostenibilità ambientale e socio-economica, nella filiera del vino sostenibile.

La sua nascita vede l’impegno di varie parti interessate del settore vitivinicolo per una visione condivisa ed omogenea sulla sostenibilità.

certificazione Equalitas filiera vino sostenibile

L’adozione dello standard è di natura volontaria, e può essere adottato da tutti gli attori della filiera del vino, agricoltori, produttori, ed imbottigliatori. Il campo di applicazione prevede:

  • Certificazione Corporate Azienda: certificabile la singola azienda, multisite, gruppi di produttori, realtà con attività in outsourcing;
  • Certificazione Vino: Aziende singole con tutto il processo produttivo, aziende singole che gestiscono la filiera, gruppi di produttori.

La certificazione si colloca in un segmento, che non aveva delle norme e standard volontari attribuibili a tutta la filiera.

Infatti, al di là della norma ISO 22005, lo standard Viva, ed il sistema SQNPI, ed agli standard BRC ed IFS per i trasformatori ed imbottigliatori, non vi erano strumenti che comprendessero tutti i requisiti per la sostenibilità.

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Perchè certificarsi Equalitas: obiettivi e vantaggi

Equalitas certification è uno standard che risponde alle richieste dei mercati, ambiente e della società, infatti unisce i principi della qualità, con quelli della sostenibilità, partendo dalle organizzazioni del settore primario, fino a quelle che operano nella trasformazione e nell’imbottigliamento.

Tra gli stakeholder impegnati nel progetto possono essere nominati Federdoc, Confederazione nazionale dei Consorzi Volontari, CSQA, Organismo di Certificazione e Valoritalia, organizzazione autorizzata dal MiPAAF, per il controllo e la certificazione dei vini a Denominazione d’Origine.

Era importante una certificazione in questo settore? Assolutamente si! E’ un settore che muove grandi economie, e che non sempre è sotto un controllo efficace ed omogenizzato per tutti gli attori della filiera.

Facciamo un esempio. Nel settore primario, non di rado, capitano criticità contrattuali e sui trattamenti dei lavoratori. O non c’è l’attenzione ambientale che meriterebbe.

Lo standard quindi offre la possibilità di acquistare da parte del consumatore un prodotto che rispetti tutti questi fattori. Un prodotto di qualità, che abbia un basso impatto sull’ambiente, rispettante delle normative contrattuali e per la salute e sicurezza sul lavoro.

Per un’azienda che opera nel settore enologico, raggiungere la certificazione, permetterà di utilizzare uno strumento univoco lungo tutto la filiera. Strumento che ricorda altri prodotti, come le certificazioni Global Gap, MSC, Friend of The Sea, ASC, Rainforest, ed i sistemi di qualità nazionale. Ma che non erano applicabili a questo comparto.

Oltre ottenere importanti risultati grazie all’adozione dei pilasti della sostenibilità, il certificato Equalitas offrirà molti sbocchi ed opportunità commerciali a livello nazionale ed internazionale, molto utili anche nelle fiere di settore come per esempio il Vinitaly.

Consulenza Equalitas: requisiti e punti chiave

I requisiti di Equalitas certification, come abbiamo visto uniscono quelli della gestione della qualità, tracciabilità alimentare, ai pilastri della sostenibilità ambientale. Vediamoli nella fattispecie:

  • Pilastro per la sostenibilità economica:
    • Buone pratiche economiche aziendali: controllo di gestione, dimostrazione degli investimenti economici già sostenuti e che saranno sostenuti per la sostenibilità;
    • Buone pratiche economiche verso i dipendenti: piano di crescita dei lavoratori, retribuzioni, equità delle stesse, ecc, turn-over, incentivazione economica anche in funzione del raggiungimento di obiettivi di miglioramento ambientale e sociale, incontri con la proprietà Buone pratiche economiche verso i fornitori: criteri per l’equo prezzo dei prodotti acquistati, adeguamento alle nuove normative sui termini di pagamento massimi tollerabili.
  • Pilastro per la sostenibilità sociale:
    • Lavoratori: diritti lavoratori, qualifiche coerenti con le mansioni svolte, organizzazione promuove le pari opportunità e il lavoro per i giovani, assenza di discriminazioni, welfare aziendale, questionari di valutazione e soddisfazione delle risorse;
    • Formazione delle risorse: piano di formazione del personale, condivisione della formazione con i lavoratori e registrazione della stessa, formazione anche ai terzisti;
    • Relazioni con il territorio: questionario ai confinanti almeno ogni 3 anni al fine di raccogliere informazioni utili a migliorare i rapporti di convivenza.
  • Pilastro per la sostenibilità ambientale:
    • Biodiversità: indice di biodiversità del suolo sulla superficie di vigneto, indice di biodiversità acquatica su tutta la superficie aziendale, indice di biodiversità lichenica aria (IBL-bf) su tutta la superficie aziendale;
    • Impronta Carbonica Carbon Footprint: definisce e mantiene aggiornati i propri confini organizzativi, elabora un bilancio/inventario dei gas serra GHG che viene aggiornato con frequenza annuale;
    • Impronta Idrica Water Footprint: definisce e mantiene aggiornati i propri confini organizzativi, definisce e applica un programma di monitoraggio e gestione delle risorse idriche impiegate.
  • Comunicazione:
    • Politica: regole definite per assicurare comunicazione dimostrabile, veritiera e trasparente;
    • Bilancio di sostenibilità: bilancio in relazione alle attività svolte in materia di sostenibilità, agli obiettivi raggiunti e ai miglioramenti programmati, dati resi disponibili a tutti gli stakeholder;
    • Dichiarazione di conformità: organizzazione è autorizzata a dichiararsi “AZIENDA SOSTENIBILE” nelle forme previste.

La valutazione dei requisiti è suddivisa in tre categorie:

  • M – MAGGIORI: devono essere obbligatoriamente applicati in percentuale pari al 100% e mantenuti per tutta la durata della certificazione stessa;
  • m – MINORI: devono essere applicati in percentuale minima pari al 30% (arrotondando per eccesso) entro il triennio di validità della certificazione;
  • R – RACCOMANDAZIONI: devono essere applicati in percentuale minima pari al 10% (arrotondando per eccesso) entro il triennio di validità della certificazione. La certificazione viene rinnovata solo se l’organizzazione è conforme al 100% dei requisiti “M”, al 30% dei requisiti “m” e al 10% delle raccomandazioni “R”.

Il certificato viene rilasciato da un organismo di certificazione accreditato, a seguito dell’effettuazione ed al superamento di un audit.

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Consulenza certificazione Equalitas: i nostri servizi

Sistemi & Consulenze può assisterti grazie a servizi di consulenza Equalitas su misura per la tua realtà. Possiamo anche seguirti nell’implementazione integrata con altri standard e norme di certificazione. I servizi che possiamo offrirti sono:

  • Effettuazione di una valutazione iniziale rispetto ai pilasti della sostenibilità;
  • Redazione di un programma di lavoro;
  • Implementazione dei requisiti definiti dallo standard per il vino sostenibile;
  • Formazione delle risorse;
  • Implementazione del programma di controllo definito;
  • Effettuazione audit interni e presso fornitori;
  • Assistenza durante la verifica dell’organismo di certificazione terzo, per il rilascio del certificato Equalitas.

Contattandoci potrai ricevere tutte le informazioni necessarie per il raggiungimento di questo obiettivo. Come: costo certificazione Equalitas, tempistiche ed iter di raggiungimento. Così come informazioni per le certificazioni in ambito di tappi per enologia.