La prevenzione infortuni è l’insieme di attività sulla salute e sicurezza sul lavoro, atte a prevenire incidenti, infortuni sul lavoro e malattie professionali. Basterebbe solamente pensare al danno che può portare un infortunio, a far comprendere quanto sia importante la prevenzione per la sicurezza sul lavoro. Danni che peseranno in primis al lavoratore o ai lavoratori implicati direttamente.
Ma che possono avere un impatto su tutta l’organizzazione, minando la continuità della stessa. Senza contare gli aspetti sociali.
La prevenzione infortuni, ogni qual volta ci troviamo a trattare l’argomento rischio, che sia sulla salute e sicurezza sul lavoro, sicurezza ed igiene alimentare, ambiente, o dati, parte da una buona valutazione dei rischi, per poter adottare le corrette attività di prevenzione e mitigazione dei rischi aziendali
Attività procedurali, comportamentali, strutturali, relative alle attrezzature, ambiente, DPI, ed alle competenze degli operatori.
Come si dice. Prevenire e meglio che curare. Bellissimo slogan che deve diventare un mantra quando di mezzo possono andarci la salute e sicurezza dei lavoratori e o consumatori.
Richiedi una consulenza per la sicurezza sul lavoro adesso
Prenota una call gratuita con un nostro consulente.
Le grandi criticità della prevenzione infortuni
A vedere in superficie si intravedono flotte di figure che ruotano intorno alla salute e sicurezza sul lavoro, impegnate nella prevenzione infortuni. Spesso gli imprenditori, soprattutto nel passato, ad una nostra domanda, inerente a delle criticità riscontrate, rispondevano: ‘mi affido a…’, ‘conoscerà il…’, i famosi 30 anni di esperienza.
E la realtà dei fatti, le evidenze, di tutto questo grande impegno, è che le persone muoiono ogni giorno, sul luogo di lavoro! Essendo in questo mondo già da molti anni, ci sentiamo di dare dei consigli agli imprenditori:
- Consapevolezza. Non affidatevi, prima dovete sapere quello di cui dovrà occuparsi un consulente esterno. La fantasia di taluni ‘buffoni’ che vi raccontano che assumendoli, vi scrollerete responsabilità civili e penali, è pari alla loro professionalità. Nulla allo stesso modo. Il datore di lavoro è sempre responsabile nei confronti della legge e delle proprie risorse!
- Qualifica. Su via…. basta qualificare l’amico di quello, il figlio di quell’altro…Qualificate le figure secondo evidenze professionali, di esperienza sul contesto aziendale, e non solo su dei ‘corsetti’ effettuati, spesso da qualcuno per lui. Oppure perché hanno un titolo, che non c’entra assolutamente con essere aziende e viverla tutti i giorni;
- Monitorate. Datevi delle modalità di monitoraggio del servizio affidato all’esterno.
Noi consideriamo tre tipologie di consulenti:
- Quelli convinti che siamo tutti stupidi a passare tempo a studiare ed a formarci nelle aziende. Tempo buttato inutile, perché in rete si trova tutto;
- Quelli che non sanno effettuare una valutazione dei rischi, anche se così la chiamano, perché san inserire, spesso neppure quello, dati nei programmini. Che ti trovi davanti negli audit e che sono convinti ch la 45001, sia la presenza del DVR e qualche cosetta, e quando c’è un confronto, comprendi che han fatto il corso da valutatore, esperienza, clienti, bla bla bla….tristezza…
- Quelli che studiano, che vivono le aziende come noi di Sistemi & Consulenze, che la loro esperienza se la sudano tutti giorni, e con i quali il risk management si fa veramente, perché l’accademia non salva le persone.
A molti consulenti sentiamo di dire. Non è che se nel vostro lavoro non eccellete, o avete abbassato il livello ed il costo dei servizi, che buttarvi in altro con pressa pochezza, potrà salvare la vostra professione.
State facendo un danno. A voi, ed alle aziende in cui operate. E quante figuracce. Lo standard 45001 è una norma che passa da una conformità totale, di studio, non frutto di un gestionale che affibbia rischi a caso. E’ frutto dello studio dell’organizzazione, delle parti interessate, delle loro aspettative. Di politiche di intenti condivise con le risorse, e con la definizione di obiettivi reali.
Suvvia, lo sapete anche voi che il raggiungimento della certificazione non è un obiettivo di SSL, su, dai… Imparare a lavorare con i processi, con le risorse umane, approfondire e mettersi in dubbio sempre, per crescere e migliorare.
Spegnete la luce su quei quadretti che avete appesa, smettetela di copicchiare cose in qua ed in la senza capirle. Che se non capite la logica, il flusso, i principi del sistema, non farete bene il vostro lavoro, non soddisfarete il cliente e non lo tutelerete. Neppure di fronte ad un magistrato.
Prevenzione delle malattie professionali ed infortuni: focus certificazione SSL
Il focus della norma non è solamente nei confronti del rispetto dei requisiti obbligatori. Perché è dimostrato che essi non bastano per una efficace prevenzione degli infortuni. Ma richiede anche una gestione organizzativa che introduce dei principi fondamentali come:
- Analisi del rischio e delle opportunità, del contesto in cui opera l’organizzazione, fattori interni ed esterni che possono incidere sulle performance del sistema;
- Il ruolo di leadership aziendale a tutti i livelli, necessario per lo svolgimento e per la gestione della prevenzione degli infortuni;
- Il coinvolgimento e la partecipazione attiva dei lavoratori a cominciare dal rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS) e di tutte le figure operanti nell’organizzazione;
- Miglioramento continuo grazie all’adozione dei principi del PDCA, plan, do, check, act;
- Struttura ad alto livello (HLS) garantendo uniformità tra le diverse norme ISO, in particolare ISO 9001 (gestione per la qualità), ISO 14001 (gestione per l’ambiente), ISO 22000 (sicurezza ed igiene alimentare), ed altre.
Prevenzione per la sicurezza sul lavoro: come si migliora la cultura?
Un buon metodo per adottare e promuovere la prevenzione infortuni, è quello di adottare un sistema di gestione qualità con occhio a questi requisiti. Grazie alla norma di certificazione Iso 45001.
In quanto la ricerca dell’efficacia e l’efficienza sono tra punti cardine della qualità. La prevenzione degli infortuni sistemica. Come la minimizzazione degli sprechi. Ed un infortunio, incidente e o una sanzione molto spesso lo sono. Grazie al ciclo per il miglioramento continuo si riusciranno gestire tutte le fasi inerenti all’identificazione e quindi alla prevenzione dei rischi sistematicamente.
Grazie alla pianificazione ed alla collaborazione di tutte le aree aziendali si riusciranno a pianificare miglioramenti ed obiettivi a lungo termine. Ad analizzare le cause di eventuali criticità ed ad adottare azioni di mitigazione e prevenzione basate su dati. E non solamente su ciò che venga riportato da una legge ed un regolamento sterile.
L’analisi dei processi aiuterà ad effettuare una efficace prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali. Individuando anche tutte le necessità non chiare e definite ma che se non gestite possono sfociare in pericoli per la salute e sicurezza sul lavoro.
In tutta la leadership dovrà essere assodato il concetto che in un ambiente favorevole e collaborativo si possono ottenere molti successi. Che un’azienda vincente che conta sulla soddisfazione del cliente avrà in primis lavorato sulla soddisfazione del lavoratore. Perché sarà colui che si occuperà a produrre. Quindi prima il dipendente e dopo il cliente.
Incidenti, non conformità ed azioni correttive: i grandi assenti
Quante volte ci sentiamo dire che non ci sono state problematiche? Ma di deviazioni, dopo un giro in azienda ne vediamo a bizzeffe? La prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali non è efficace senza una presa di coscienza delle attività di valutazione e studio.
L’organizzazione deve essere capace di valutare tanto i rischi quanto saper pianificare azioni correttive o linee strategiche da seguire . Garantire, mantenere e migliorare il sistema di gestione SSL 45001 richiede impegno, capacità nel gestire incidenti e non conformità.
Nell’eventualità di un incidente, near miss, o non conformità, l’azienda deve saper reagire con tempestività, intraprendere azioni di valutazione, controllo ed adottare azioni correttive, comprensive di valutazione di studio delle analisi delle cause, per estirpare la motivazione dell’avvenuta deviazione.
Definendo anche la verifica dell’efficacia dell’azione intrapresa e non solo fermandosi all’adozione di una attività di correzione, spesso neppure efficace.
Il costante miglioramento delle performance deve spingere a riesaminare l’efficacia di ogni valutazione dei rischi e, se necessario, portando a modificare il sistema di gestione. La frequenza delle valutazioni di conformità è variabile a seconda dei cambiamenti operativi, dei requisiti legali, ecc. Per ogni incidente avvenuto, l’azienda è tenuta a conservare informazioni documentate riguardo al tipo di evento, risultati ed efficacia delle azioni correttive messe in campo. Dovrà comunicare tali informazioni a lavoratori e stakeholder.
Coinvolgimento degli stakeholder nella prevenzione infortuni
La certificazione ISO 45001 può aiutarti nella prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali. Offre diversi vantaggi sia in termini di sicurezza sia economici.
Come abbiamo già visto sopra, è lo standard per eccellenza che certifica la conformità ai requisiti previsti per i sistemi di gestione SSL. Necessario a valutare, prevenire, ridurre e gestire eventuali rischi nell’ambito di attività ordinarie e straordinarie.
Per risultare efficace, il sistema di gestione per la salute e sicurezza sul lavoro va implementato solo dopo che la direzione dell’azienda insieme ai lavoratori avrà valutato i fattori di interesse: contesto, pericoli, rischi, obiettivi, prestazioni.
In una parola, la valutazione del rischio organizzativo, associato a tutti i fattori del contesto interno ed esterno all’organizzazione, la definizione di attività atte alla prevenzione e mitigazione di quanto ottenuto, compreso i rischi residui delle azioni adottate e delle opportunità da cogliere.
Ovviamente verrà anche valutata l’identificazione dei possibili infortuni e malattie professionali associati all’attività aziendale con la classica valutazione dei rischi aziendali o DVR.
Il ruolo di leadership sarà necessario a stimolare il personale a segnalare incidenti, pericoli, rischi ed opportunità: ogni segnalazione contribuirà in fase di decisione delle misure da adottare. I lavoratori devono essere informati e formati sui vari aspetti della salute e sicurezza sul lavoro. L’azienda tiene conto anche delle esigenze degli altri stakeholder (fornitori, clienti, capogruppo, organizzazioni sindacali, ecc.).
Prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali
L’organizzazione deve porsi precisi obiettivi per la prevenzione degli infortuni, strategici, operativi, tattici per migliorare rispettivamente le performance del sistema di gestione, le attività aziendali, progetti e processi.
Per raggiungere tali obiettivi, l’azienda deve esaminare le risorse necessarie (finanziarie, umane, tecnico tecnologiche, ecc.). Definendo anche le attività da compiere per il raggiungimento, i target e gli indicatori di monitoraggio, comprendendo anche le responsabilità e le attività in cui tali target non venissero rispettati.
La certificazione ISO 45001 per sua natura porta ad un miglioramento costante dell’azienda che, in particolare, dovrà puntare sulle performance relative al sistema di gestione SSL, coinvolgimento del personale, azioni correttive, riesame della direzione e della valutazione dei rischi, risposta alle emergenze ed al cambiamento , buone prassi interne ed esterne, competenze dei lavoratori. Dati ed evidenze che saranno necessari in fase di riesame della direzione per valutare la necessità di revisione del sistema e delle attività implementate.
Vantaggi della sana prevenzione infortuni
La certificazione ISO 45001 offre diversi vantaggi in ottica di prevenzione degli infortuni:
- Definizione coerente del contesto aziendale per identificare te parti interessate e le loro esigenze ed aspettative;
- Definizione sistemica dei rischi strategici e tecnici, fondamentale per avere un focus sulle risorse necessarie sul possibile punto debole, senza perdite di tempo e soldi;
- Miglioramento del benessere sul lavoro, prevenzione dei pericoli psicosociali e miglioramento della produttività;
- Miglioramento delle competenze e della consapevolezza di tutte le risorse impegnate;
- Riduzione di incidenti, infortuni, malattie professionali;
- Miglioramento della segnalazione dei quasi incidenti;
- Miglioramento della capacità di gestione delle emergenze e della valutazione delle deviazioni;
- Miglioramento dei rapporti con tutti gli stakeholder;
- Processi e performance sui requisiti obbligatori di salute e sicurezza sul lavoro migliorati;
- Riduzione dei costi diretti e indiretti associati ad infortuni e malattie professionali (sanzioni, spese mediche, mancata produttività, spese legali, danni d’immagine);
- Possibilità di esonero dalla responsabilità sociale d’impresa (D.Lgs. 231/01);
- Riduzione del premio assicurativo INAIL contro gli infortuni e le malattie professionali presentando il modello OT 23.
- Attribuzione di punteggi maggiorati nei processi di qualifica per la partecipazione a gare di affidamento pubbliche e private;
- Insieme alle performance migliora la reputazione aziendale e la competitività sul mercato, facilitando i processi di qualifica come fornitore nel settore privato e pubblico.