Cosa sono gli insetti edibili?

L’entomofagia è l’alimentazione che si basa sul consumo di insetti edibili. Ci sono delle motivazioni molto importanti dietro alle politiche di molte nazioni, che spingono verso questa soluzione alimentare.

Entomofagia: gli insetti edibili sono così importanti

C’è innanzi tutto da premettere, che sono già oltre due miliardi, le persone al modo, che si nutrono di insetti edibili. Interamente o sfarinati, per esempio utilizzati per la produzione di pasta alla farina di insetti. Quindi anche se non sembra, non è una vera e propria novità.

L’entomofagia è la pratica alimentare che si basa sul consumo di insetti. Come abbiamo già detto non è un fenomeno nuovo, ma in occidente è scarsamente comune e regolamentato. Motivo per il quale le istituzioni si stanno muovendo in questo senso.

Si può pensare che questo interesse sia dovuto a motivazioni di tipo migratorio. Popolazione asiatiche ed africane, dove entomofagia è molto diffusa, essendo migrate in altre aree del globo si sono portate usanze e tradizioni, che devono essere normate per la sicurezza dei consumatori.

Ma non è così. Sono altre due le motivazioni che rendono interessante questa tipologia di alimentazione. La sostenibilità, come per esempio avviene con le ‘carni vegetali‘ e le ‘carni colivate in laboratorio‘, e la ricca fonte di nutrienti di qualità contenuta negli insetti.

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Il consumo di insetti edibili aiuterà la sostenibilità alimentare?

In un mondo dove pochi hanno tutto, e molti molto poco, entomofagia può essere una risposta interessante. Non per la creazione di alimenti di serie B, ma, per la sostituzione di preparati altamente nutrienti, ed a basso impatto, nelle classiche diete alimentari utilizzando per esempio farina di insetto.

Le fonti di proteine classiche sono ritenute ad alto impatto, e le crescenti preoccupazioni sugli effetti ambientali in questo contesto hanno portato notevole interesse sull’utilizzo dell’insetto, valutati con un’impronta ambientale minima.

Questi ultimi sono una buona fonte di proteine, acidi grassi, vitamine e minerali.

In occidente c’è molto disgusto. Ma in questa mutazione comportamentale e culturale, di disgusto c’è ne era stato anche per il mondo vegano. Ma carta alla mano, per la salute del pianeta sono una possibilità nutritiva a basso impatto su larga scala.

I 11 insetti edibili più conosciuti

Vediamo quali sono gli 11 insetti edibili più conosciuti e consumati interni o sfarinati utilizzati per altri prodotti:

  1. Cavallette e grilli, con la quale per esempio viene prodotta di grillo;
  2. Formiche;
  3. Termiti;
  4. Larve;
  5. Pidocchi del legno;
  6. Lombrichi;
  7. Cimici;
  8. Scorpioni;
  9. Forbicine;
  10. Vermi;
  11. Libellule.

Ovviamente anche questi alimenti devono percorrere le stesse linee degli alimenti tradizionali e devono essere sottoposti a trattamento per abbattere possibili pericoli alimentari.

Considerando che, fino a poco tempo fa, questi ultimi venivano considerati infestanti.

Che cosa dovrebbe fare un’azienda adesso? Partendo dal presupposto che molti cibi che mangiamo, è certo che siano già contaminati da insetti, come il famoso bruco della mela, dovranno essere considerati tutti gli aspetti alla pari delle altre materie prime.

Farina di insetti: normative

Fino adesso in teoria tutto sembra fantastico, ma non è così semplice. C’è da chiarire l’aspetto della sicurezza alimentare dell’intera filiera dal campo alla tavola.

Mentre la FAO sta portando alla ribalta tematiche inerente ad argomentazioni di sicurezza alimentare, interessata dalla possibilità di regolamentare un settore che potrebbe essere utile alla lotta contro la fame nel mondo, la commissione europea con il Reg 2283/15 apre le porte a quelli che sono definiti i nuovi alimenti.

Nel 2015 entra così in vigore il Reg CE che definisce i requisiti per il commercio ed il consumo di quello che viene definito novel foods, o alimenti non diffuso nell’unione prima del 1997.

Con il Reg CE 5/23 il legislatore europeo autorizza l’immissione sul mercato della polvere di Acheta domesticus, grillo domestico, come nuovo alimento, o materia prima per la produzione di alimenti per l’uomo.

Come sempre starà ai singoli stati poi adottare e rettificate tali regolamenti. In molti paesi il consumo di questa tipologia di alimento è già stato avviato. In Italia, sono stati firmati decreti per la vendita di farina di insetti, e sono allo studio azioni come etichettatura specifica e modalità di vendita ad hoc per informare il consumatore della materia prima.

Per esempio un consumatore che vorrà acquistare biscotti con farina di insetti, sarò guidato all’acquisto come verrà informato quello che non ne voglia consumare. Un’attività necessaria per non trarre in inganno i consuatori, che dovranno diventare sempre più attenti ai loro acquisti.

Altre attività importanti di studio sono quelle relative alla definizione delle attività da effettuare necessarie ai fini di assicurare la sicurezza della salute consumatore.

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E GFSI cosa ne pensa dell’entomofagia? Il Global Food Safety Istitute, dal quale nascono le linee da seguire per i requisiti delle norme e degli standard di certificazione alimentare, per adesso guarda ed analizza.

Come abbiamo già scritto, al di là dei preconcetti, c’è una grande opportunità che può avere un benefico impatto sulla sostenibilità ambientale, alimentare, e socio economica del pianeta.

Sicuramente in occidente, e soprattutto nel nostro paese, sarà difficile introdurre una carbonara di larve.

Ma crediamo che mangimi, e taluni sfarinati, utilizzati come materia prima anche per l’alimentazione umana, a base di insetti edibili diventeranno di utilizzo comune in un futuro molto prossimo.