L’alimentazione vegana è la tipologia di nutrimento che si basa sull’assenza del consumo di animali, e di alimenti provenienti dal loro sfrurramento.
Come diceva il detto? Mamma li Turchi ecco oggi giorno potremmo dire Mamma Li Vegani, cerchiamo di comprendere gli aspetti di questo diffuso stile di vita e dell’alimentazione vegana.
L’alimentazione vegana segue dei principi per i quali non possono essere consumati cibi di origine animali ed i loro sottoprodotti.
Non solo. Vengono considerati anche ‘vietati’ tutti quei processi e procedimenti che impieghino lo sfruttamento animale.

Ogni periodo della storia dell’evoluzione umana porta con se comportamenti, mode, basati sull’epoca che si sta vivendo.
Un aspetto sicuramente importante oggi giorno è quello relativo ai metodi di alimentazione ed all’attenzione nei confronti della salute sia umana sia della sostenibilità ambientale nei confronti del pianeta.
Questa tipologia di alimentazione, è spesso associata a quella olistica.
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Scegliere un’alimentazione vegana: perché diventare vegan?
Il Veganesimo, e nella fattispecie, la scelta di questa alimentazione , viene storpiata come moda del momento. Che la rende molto antipatica, vista la ferocia di alcuni suoi appartenenti, i Nazivegan. Un po’ come religiosi tradizionalisti, che nulla hanno a che fare con la scelta di conversione comportamentale che viene effettuata per varie motivazioni che tratteremo velocemente:
- Motivi Ecologici Ambientali;
- Motivi Sociali;
- Motivi Etici;
- Motivi di Salute e Benessere della persona.
La cultura vegana è una scelta che non tollera lo sfruttamento animale a 360° sia nel settore alimentare, che cosmetico, tessile, ecc, in questo l’industria alimentare, vedendo opportunità commerciali, si è mossa per creare linee di prodotti per questo target di consumatori.
Le opportunità commerciali, che ‘sfruttano’ l’alimentazione vegana, sono molto importanti, vista l’esponenziale crescita sui mercati delle richieste dei consumatori vegani.
Richieste che devono essere gestiste al meglio, ma spesso non è così, in quanto tutte queste CLAIMS, Vegan, Bio, No OGM, Gluten Free, Koscher e Halal, non sono mai inserire in un sistema di gestione per la sicurezza alimentare per la certificazione alimentare, ma i requisiti vengono affidati a procedure che non evidenziano la tutela di consumatori dell’alimentazione vegana.
Alimentazione vegana: i requisiti della certificazione
Un’azienda che voglia aprirsi questo genere di mercato, le sue richieste sono in aumento nei mercati GDO, deve effettuare una analisi dei rischi e mettere in atto azioni per la gestione della tutela di chi ha scelto questa alimentazione, vediamone alcune:
- Qualificare i Fornitori per i Prodotti Vegani: Effettuare una analisi dei rischi delle materie prime per la qualifica dei fornitori, che dovranno essere certificazioni per l’alimentazione vegana o dare evidenze della gestione di cross contamination in tal senso;
- Analisi: Effettuare un’analisi e valutazione dei rischi contemplando non solo i requisiti della sicurezza alimentare, quelli legali e legati ai prodotti vegani;
- Progettazione: Contemplare in questa fase i possibili crossing e la programmazione delle produzioni per le azioni da effettuare per prevenirla;
- Stoccaggio: Definire aree separate per mantenere identità delle claims;
- Produzione: Mettere in atto tutte le azioni tra i processi per prevenire e scongiurare i possibili crossing tra le produzioni e validare i processi con prove analitiche;
- Etichettatura: Seguire le disposizioni di riferimento Reg 1169 per l’Europa, per gli Stati Uniti, e per gli altri paesi di commercializzazione, e utilizzo dei loghi delle certificazioni della claim, ove certificate, come imposto dalla legislazione e dall’organismo di controllo.
- Trasporto: Definire contrattualmente con il fornitore esterno, o seguire procedure interne, relative alla gestione della non promiscuità del prodotto non protetto.
Gestione del rischio economico dei prodotti vegani
Le aziende che abbiamo implementato, e certificato il loro sistema di gestione secondo norme di certificazione internazionali in ambito food, dovranno valutare e gestire, mettendo in atto delle azioni a mitigazione anche il rischio economico, per la difesa del prodotto, e per le frodi alimentari, rispetto ai requisiti della certificazione per l’alimentazione vegana.
Mettendo in atto, a tutela del consumatore una serie di azioni atte alla mitigazione di questi rischi, come la formazione specifica a tutte le risorse, procedure di ingresso in azienda, gestione delle attrezzature e dei controlli preoperativi, e bilanci di massa per la validazione delle ricette.
Oggi giorno la comunità che si è convertita all’alimentazione vegana è molto folta e comprende anche sportivi di ogni disciplina.