Per frode alimentare o food fraud di definiscono tutte quelle pratiche ingannevoli e intenzionali effettuate ai danni dei clienti e consumatori, allo scopo di trarne un indebito vantaggio economico.
Il rischio frode è divenuto uno di quelli più impattanti sui mercati, soprattutto per l’ampliarsi a livello globale della catena di fornitura. Questo fattore non colpisce solamente economicamente, il suo impatto può interessare anche la salute del consumatore.
Siamo tempestati ogni giorno da notizie su frodi alimentari e frodi commerciali che interessano la filiera agroalimentare. Comunicazioni provenienti dagli organidi controllo come l’Ispettorato Centrale repressione Frodi (ICQRF).
Globalizzazione dei mercati, distanze, crisi economiche, requisiti normativi specifici di ogni economia, favoriscono la possibilità di contraffazione e rischio frode alimentare, e di altri comportamenti scorretti commerciali. Soprattutto quanto interessano economie forti contrapposte a quelle di sviluppo.
La capacità di saper formulare nuovi prodotti rispettando, i requisiti normativi, riducendo i costi e proteggendo il proprio marchio è un aspetto necessario per le organizzazioni che vogliono operare nei mercati globali.
Queste sono le motivazioni che deevono spingere le organizzazioni a tutelare i propri prodotti, nei confronti della catena di fornitura e dei clienti.
Con i nostri servizi di consulenza potrai mitigare il rischio frode nella tua organizzazione, tutelando la tua reputazione, clienti, e salute dei consumatori.
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Storia della Food Fraud
Come possiamo vedere di seguito, la storia delle frodi alimentari è antica quanto la stessa esistenza dell’industria alimentare. Fin dai tempi antichi, le persone hanno cercato di guadagnare vantaggi ingannevoli manipolando il cibo che vendevano o scambiavano:
- Antichità: Già nell’antichità, si hanno segnalazioni di frodi alimentari. Ad esempio, nell’antico Egitto, alcuni commercianti avrebbero venduto olio d’oliva diluito con altri oli meno costosi. Nel mondo romano, si hanno segnalazioni di venditori che aggiungevano ingredienti meno costosi o dannosi al vino per aumentarne la quantità o migliorarne il sapore.
- Medioevo: Nel medioevo, le frodi alimentari erano comuni. I mercanti avrebbero spesso venduto cibi adulterati o deteriorati per massimizzare i loro profitti. La scarsa igiene e la mancanza di regolamentazioni rendevano più facile per i truffatori ingannare i consumatori.
- XVIII e XIX secolo: Con la rivoluzione industriale e l’aumento della produzione di massa, le frodi alimentari divennero ancora più diffuse. L’uso di sostanze chimiche dannose o sostitutive per conservare o migliorare l’aspetto del cibo divenne un problema serio.
- Inizio del XX secolo: A causa delle gravi conseguenze sulla salute pubblica, i governi iniziarono a introdurre leggi e regolamenti per contrastare le frodi alimentari. Ad esempio, negli Stati Uniti, il Pure Food and Drug Act del 1906 e il Federal Food, Drug, and Cosmetic Act del 1938 furono promulgati per garantire la sicurezza alimentare.
- Metà del XX secolo: Con l’aumento delle tecnologie analitiche, come la spettroscopia e la cromatografia, divenne possibile rilevare e identificare meglio le frodi alimentari. Ciò ha reso più difficile per i truffatori sfuggire alle verifiche e alle ispezioni.
- Epoca moderna: Con l’avvento della globalizzazione e del commercio internazionale, le frodi alimentari sono diventate una preoccupazione globale. La catena di fornitura alimentare si è estesa a livello mondiale, rendendo più complesso il monitoraggio e il controllo della qualità e dell’autenticità dei prodotti.
- Tecnologie avanzate: Negli ultimi anni, le tecnologie avanzate, come l’analisi del DNA alimentare, l’intelligenza artificiale e il blockchain, sono state impiegate per affrontare le frodi alimentari. Queste tecnologie aiutano a tracciare il percorso dei prodotti lungo la catena di fornitura e a garantire la loro provenienza e autenticità.
Tipologie di frode alimentare
Qui di seguito i fenomeni di frode alimentare più comuni:
- Alterazione: l’alterazione consiste nella modifica, spesso dovuta a una inadeguata conservazione, della composizione del prodotto alimentare. Tale manipolazione intacca le caratteristiche nutrizionali e/o organolettiche del prodotto.
- Adulterazione: l’adulterazione comprende tutte quelle operazioni che modificano la composizione analitica di un prodotto alimentare. Vengono messe in atto mediante l’aggiunta, allungamento o la sostituzione di alcuni componenti, allo scopo di ottenere un maggior tornaconto economico. A un occhio non esperto, il prodotto non sembrerà essere stato soggetto ad alcuna modifica. Tipici esempi di adulterazione includono: vendita di latte scremato o parzialmente scremato per latte intero; vino annacquato; olio d’oliva a cui viene aggiunto olio di semi e immesso sul mercato come olio d’oliva puro al 100%.
- Sofisticazione: la sofisticazione propriamente detta è un’operazione fraudolenta che consiste nell’aggiungere all’alimento sostanze estranee alla sua composizione. Lo scopo è di migliorarne l’aspetto, coprirne dei difetti o facilitare la parziale sostituzione di un alimento con un altro. Esempi di sofisticazione includono l’aggiunta a carni alterate di sostanze in grado di ravvivarne il colore, l’impiego di coloranti per far apparire come pasta all’uovo una comune pasta e così via. Esistono casi nei quali sono ammesse pratiche tendenti a migliorare l’aspetto estetico o le caratteristiche organolettiche del prodotto (uso di coloranti, aromatizzanti, addensanti, gelificanti ecc.). Sono da ritenersi sofisticati quegli alimenti in cui sia stata aggiunta una quantità di additivo superiore a quella consentita.
- Falsificazione: la falsificazione consiste nella sostituzione totale di un alimento con un altro (per esempio, l’olio di semi al posto dell’olio d’oliva, la margarina al posto del burro e così via).
- Contraffazione: anche se può essere ricondotta all’adulterazione e alla sofisticazione, la contraffazione è comunque considerata un tipo particolare di frode. Consiste nella messa in vendita di prodotti industriali con nomi o marchi atti a indurre in inganno il consumatore (per esempio, cercando di vendere un comune formaggio per Parmigiano Reggiano o un vino spumante qualsiasi per champagne).
Requisiti nazionali per la frode nel settore alimentare
Il legislatore nazionale ha definito due grandi famiglie per le frodi sanitarie e commerciali:
Frodi sanitarie (recano danni alla salute del consumatore):le frodi alimentari nell’industria alimentare di tipo sanitario sono azioni che rendono nocive le sostanze alimentari e attentano alla salute pubblica. Sono reati previsti dal Codice Penale:
TITOLO VI – DEI DELITTI CONTRO L’INCOLUMITÀ PUBBLICA
Capo II – DEI DELITTI DI COMUNE PERICOLO MEDIANTE FRODE
Art. 440 – Adulterazione e contraffazione di sostanze alimentari: Chiunque corrompe o adultera acque o sostanze destinate all’alimentazione, prima che siano attinte o distribuite per il consumo, rendendole pericolose alla salute pubblica, è punito con la reclusione da tre a dieci anni. La stessa pena si applica a chi effettua contraffazioni in modo pericoloso alla salute pubblica, sostanze alimentari destinate al commercio.
Art. 442 – Commercio di sostanze alimentari contraffatte o adulterate: Chiunque, (…) detiene per il commercio, pone in commercio, ovvero distribuisce per il consumo acque, sostanze o cose che sono state da altri avvelenate, corrotte, adulterate o contraffatte in modo pericoloso alla salute pubblica, soggiace alle pene rispettivamente stabilite (…).
Art. 444 – Commercio di sostanze alimentari nocive: Chiunque detiene per il commercio, pone in commercio ovvero distribuisce per il consumo sostanze destinate all’alimentazione, non contraffatte né adulterate, ma pericolose alla salute pubblica, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni (…). Il reato, quindi, si configura anche per il solo fatto di esporre, porre in commercio o distribuire sostanze pericolose, anche nel caso in cui non siano state ancora vendute.
Frodi commerciali (lo danneggiano solo economicamente):le frodi alimentari di natura commerciale nell’industria alimentare ledono i diritti contrattuali e patrimoniali del consumatore. Sono reati previsti dal Codice Penale:
TITOLO VIII – DEI DELITTI CONTRO L’ECONOMIA PUBBLICA, L’INDUSTRIA E IL COMMERCIO
Capo II – DEI DELITTI CONTRO L’INDUSTRIA E IL COMMERCIO
Art. 515 – Frode nell’esercizio del commercio: Chiunque, nell’esercizio di una attività commerciale, ovvero in uno spaccio aperto al pubblico, consegni all’acquirente una cosa mobile per un’altra, ovvero una cosa mobile per origine, provenienza, qualità o quantità, diversa da quella dichiarata o pattuita, è punito, qualora il fatto non costituisca un più grave delitto, con la reclusione fino a due anni (…).
Art. 516 – Vendita di sostanze alimentari non genuine come genuine: Chiunque pone in vendita o mette altrimenti in commercio come genuine sostanze alimentari non genuine è punito con la reclusione fino a sei mesi (…). In questi casi non vi è un’alterazione delle qualità dell’alimento al fine di renderlo nocivo. Ne consegue comunque un profitto ai danni del consumatore.
Per configurare frodi alimentari e frodi commerciali è sufficiente anche una piccola differenza sull’origine del prodotto o la sua provenienza. Viene considerata frode anche l’errata descrizione di un sistema di preparazione e della quantità (caso tipico è la cosiddetta “vendita tara per merce”, come quando il negoziante pesa furbescamente il prodotto senza sottrarre la tara dell’imballaggio).
In particolare, il concetto di genuinità di un prodotto non si riferisce soltanto alle qualità naturali dello stesso. Esso comprende anche i requisiti imposti dal legislatore.
Quindi un prodotto può essere non genuino anche senza aver subito manipolazioni. Basta che non contenga sostanze imposte dalla legge o ne contenga quantità minori rispetto a quelle prescritte.
Un esempio è il DLgs 12.6.03 n. 178 (Attuazione della Dir. 2000/36/CE relativa ai prodotti di cacao e di cioccolato destinati all’alimentazione umana), nel quale vengono prescritte le caratteristiche di composizione di alcuni prodotti.
Autenticità e gestione delle frodi secondo GFSI
GFSI (Global Food Safety Initiative), ha riscontrato un esponenziale accrescimento della minaccia dovuta al rischio frode. La ragione di questo aumento è da ricercarsi nelle catene di approvvigionamento che abbiamo già visto precedentemente.
Sono stati definiti requisiti incorporati negli standard di certificazione volontaria al fine di garantire che gli attori della filiera agroalimentare proteggano al meglio l’autenticità dei prodotti trattati.
Le misure chiave coinvolte nella mitigazione del rischio di frode per l’autenticità alimentare dovranno comprendere come minimo: raccolta delle fonti, individuazione delle attività illecite rispetto ai prodotti, valutazione food fraud, monitoraggio della catena di fornitura, test di tracciabilità con bilancio di massa, verifiche e audit, tecnologie analitiche avanzate, formazione del personale, collaborazione tra settore pubblico e privato, etichettatura e certificazioni, sistemi di segnalazione e whistleblowing, sanzioni e responsabilità, sviluppo di reti di monitoraggio globale.
In ambito GFSI il sistema utilizzato è quello consosciuto con l’acronimo VACCP.
Il sistema VACCP (Vulnerability Assessment and Critical Control Points) è un sistema progettato per identificare e gestire i rischi di adulterazione intenzionale degli alimenti a scopo economico. Si concentra sulle vulnerabilità legate a frodi alimentari, come la sostituzione di ingredienti, la diluizione o l’etichettatura ingannevole.
Procedura per la gestione della food fraud
Come sempre dovrai poter dimostrare come imprenditore di aver messo in atto tutte le attività in tuo potere per la gestione di ogni requisito a prevenzione di ogni criticità. Compresa la frode alimentare.
Di seguito gli step che devi seguire per implementare un processo efficace a garanzia dell’autenticità dei tuoi prodotti in azienda:
- Definire il team di valutazione sulle frodi alimentari. Il team che sviluppa e implementa il piano di mitigazione deve includere rappresentanti del settore acquisti, della logistica e della gestione tecnica, che dovrebbero avere conoscenze nella gestione del rischio e nella catena di fornitura specifica del settore. I ruoli e le responsabilità del team di valutazione devono essere chiaramente definiti e ed avere il pieno supporto della direzione dell’azienda.
- Definire le fonti dove reperire le informazioni in merito alle frodi, autorità competenti, laboratori di analisi, andamenti dei mercati, etc. È necessario valutare i dati provenienti da una varietà di fonti per identificare potenziali rischi di frode su prodotto associati alle materie prime utilizzate dall’azienda. L’integrità di queste informazioni deve essere valutata attentamente per garantire che vengano utilizzate solo fonti di dati affidabili.
- Redazione di un elenco di tutte le materie prime alimentari e non alimentari.
- Confronto con le materie prime a più alto rischio per le frodi alimentari: Olio d’oliva, pesce, carni, alimenti biologici, prodotti a base di latte, grano, miele, sciroppo d’acero, caffè, tè, spezie e miscele di spezie, vino, succhi di frutta.
- Valutazione della vulnerabilità alle frodi alimentari. Deve essere condotta una valutazione della vulnerabilità sui fattori di rischio sul prodotto comprendendo ogni materia prima, materiale di confezionamento, alimento e processo in outsourcing. Che dovrà comprendere due fattori:
- Probabilità di accadimento. Grado di facilità di portare a termine la frode in relazione alla sua redditività per il frodatore esaminando i fattori: storici delle frodi di prodotto, economici, caratteristiche del prodotto, complessità della catena di fornitura. Definendo i punteggi di valutazione: Molto probabile 5, Probabile 4, Piuttosto probabile 3, Poco probabile 2, Improbabile 1.
- Probabilità di rilevamento. Presenza di un test attendibile e riconosciuto che permetta di riconoscere una frode alimentare.
- Identificazione dei livelli di rischio per la vulnerabilità che in genere è suddiviso su tre livelli: basso, medio e alto.
- Identificazione dei fattori di rischio dei fornitori. Oltre alla valutazione della vulnerabilità del prodotto, è altrettanto importante valutare il rischio del fornitore. Ad esempio, un prodotto ha un rischio definito tuttavia, lo stesso può essere acquistato da diverse fonti, ognuna delle quali potrà avere un rischio diverso. Questo fattore dovrà essere valutato utilizzando la valutazione della vulnerabilità del fornitore. In questo caso i fattori comprenderanno: Stabilità economica e status legale, storia dell’azienda, relazioni commerciali, relazioni tecniche, prestazioni, paese dove sono presenti controlli ufficiali, paese ad alta corruzione. Il rischio relativo al fornitore viene valutato in base alla fiducia che l’azienda ha nel fornitore. Si precisa che il rating tiene conto di tutti i dettagli di cui sopra e può essere così suddiviso: livello di fiducia molto alto, alto, medio, scarso, molto scarso.
- Sviluppo del piano di mitigazione. Il piano di mitigazione per la frode alimentare definirà le misure e i controlli necessari per mitigare i rischi identificati nella valutazione delle vulnerabilità che potranno comprendere: verifica dello status economico e legale del fornitore, test analitici, ispezioni prima alla ricezione delle materie prime, audit di II e di III parte (certificazione GFSI), test di tracciabilità con bilancio di massa, questionari.
- Riesame. Almeno annualmente verranno aggiornati i dati ed in fase di riesame sarà necessario effettuate la rivalutazione della valutazione della food fraud.
Rischio frode nel mercato biologico
Uno dei settori dove il rischio frode, è importante, è quello del mondo degli alimenti biologici. Perché spacciare prodotti convenzionali, magari a basso costo, per produzioni limitate, richiedendo un prezzo più alto, per chi sceglie questa via è sicuramente un comportamento economicamente vantaggioso, anche se illecito.
Per esempio un’azienda che tratta materie prime biologiche e materie prime convenzionali secondo la valutazione dei rischi per la food fraud dovrà definire:
- Aspetti esterni, fornitori che devono essere certificati biologico, storicità del rischio, ricezione delle materie prime, indicazione compartimentata, protezione dei prodotti finiti durante il trasporto per la vendita, analisi a cambiane delle materie prime per validare il processo di qualifica;
- Aspetti interni, ricezione delle materie prime, stoccaggio in azienda materie, crossing di produzione, etichettatura, bilanci di massa, formazione delle risorse.
L’analisi ci porterebbe ad individuare che gli alimenti biologici, mercato in continua crescita che secondo Coldiretti nel 2018 ha aumentato il consumo di prodotti bio del + 10,5%, può essere un fattore sfruttabile da taluni imprenditori ‘furbetti’ che voglio spacciare materie prime e o prodotti convenzionali per biologici.
Standard GFSI utili per mitigare i rischi frodi
Il rispetto della gestione della food fraud non è un requisito richiesto solamente alle organizzazioni di produzione. Di seguito gli standard GFSI che permettono di gestire l’autenticità dei prodotti:
- BRCGS Food. Standard globale per la sicurezza, qualità, autenticità e legalità alimentare specifico per i produttori di alimenti nato dalla GDO aglosassone.
- BRC Agents and Brokers. Standard privato GDO anglosassone per i servizi di agenzia e intermediazione.
- BRC Storage and Distribution. Standard appartenente alla GDO anglosassone per il settore della logistica.
- IFS Food. Standard per la sicurezza, qualità, autenticità e legalità alimentare per i produttori di alimenti nato dalla GDO franco tedesca.
- IFS Broker. Gemello di questo appena riportato ma della GDO franco tedesco belga, e adottato anche in Italia. IFS Logistics. Sempre standard GDO per il settore dell’intermediazione.
- IFS Logistics. Standard appartenente alla GDO franco tedesca per il settore della logistica.
- FSSC 22000. Standard internazionale nato dai produttori, nelle varie versioni.
- Global Gap. Standard per il comparto ortofrutticolo, zootecnico e ittico.
Servizi di consulenza food fraud
Sistemi & consulenze eroga servizi di consulenza per la food fraud mirati alle tue esigenze che comprenderanno:
- Partecipazione al team food fraud.
- Valutazione dell’autenticità.
- Definizione delle attività di mitigazione.
- Assistenza per la gestione dei fornitori e del laboratorio di analisi eventualmente necessarie.
- Formazione delle risorse.
- Mantenerti aggiornato con attività rispetto agli accadimenti sui mercati in merito alle frodi.
- Rivedere la valutazione dei rischi e il piano di mitigazione periodicamente.
- Assisterti nell’implementazione degli standard che abbiamo citato nel paragrafo precedente.
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