I sistemi di ventilazione sono delle modalità utilizzate per avere dei flussi di aria fresca e pulita nelle strutture aziendali. La ventilazione può essere ottenuta con sistemi naturali, per esempio apertura di finestre, o con sistemi meccanici, condizionatori, e ventilatori. Questa attività viene utilizzata in un luogo di lavoro, anche per monitorare l’esposizione ai contaminanti presenti nell’aria.
Utilizzo di questi sistemi, è frutto della definizione del prerequisito inerente alla salubrità dell’aria, che fa parte di quelli di base per la sicurezza alimentare, ma è importante anche in ambito salute e salute e sicurezza sul lavoro.
Il rispetto del requisito per la qualità dell’aria e la gestione dei sistemi di ventilazione è obbligatorio.
Soprattutto per le organizzazioni che abbiano ottenuto il riconoscimento come laboratorio che lavora materie prime animali, secondo il Bollo CE Reg 853.
Una mancata gestione di questi requisito, può sfociare in una contaminazione ambientale, alimentare, e persino impattare sulla salute dei lavoratori. Per esempio, in caso di presenza di legionella.
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Sistemi di ventilazione aziendale: che cosa sono?
I sistemi di ventilazione aziendale, possono essere a flusso naturale o ad aria forzata, devono essere gestiti e ben mantenuti in quanto possono essere una via di contaminazione ambientale, o veicolo di organismi potenzialmente pericolosi che possono aggredire gli alimenti. Rappresentando un pericolo per la salute dei consumatori.
Talvolta possono essere presenti più flussi. Anche in questo caso sporco pulito, o asciutto umido. Per prevenire le possibilità di contaminazione. Possono essere dirette, o avere dei filtri, come per esempio per i sistemi delle camere bianche.
La mancata gestione dei requisiti sull’aria salubre, per esempio, oltre che malattie alimentari, può anche essere portatrice di infezioni per addetti esposti da parte della legionella.
Un altro fattore da considerare sui sistemi di ventilazione aziendali è quello del ‘contatto’ diretto e o indiretto dell’aria. Ovvero. Un conto è gestire un ambiente con aria salubre per non poter essere contaminate su prodotti e o addetti. Un altro, è se l’aria diventa un ‘ingrediente’ del prodotto. Soprattutto in ambienti di produzione dove l’alimento sia un ready to eat.
Durante la valutazione dei rischi, l’organizzazione, dovrà anche prendere in considerazione se l’organizzazione durante i propri processi utilizzi delle attrezzature, come per esempio compressori, che siano la forza motrice delle linee. Di produzione e di confezionamento.
Perché anche questo fattore può avere un impatto sulla qualità dell’aria, oltre che essere veicolo di contaminazioni. E nella fase di definizione delle aree di rischio, sarà fondamentale anche questa possibilità di contaminazione.
Sistemi di ventilazione aziendali: quali sono le criticità?
Quando i sistemi di ventilazione aziendale, non fanno il loro lavoro, possono verificarsi diverse criticità impattanti sui requisiti della sicurezza alimentare e sulla salute degli operatori:
- Contaminazioni che possono arrivare dalle aree esterne dell’organizzazione, causa delle aree in cui si trovi l’azienda;
- Condensa da attività di riscaldamento ad es. Cucinare, cuocere a vapore, friggere, può causare la crescita di muffa, e condense con sgocciolamenti contaminanti sui prodotti, attrezzature e infezioni agli operatori;
- Accumulo di grasso su superfici che non possono essere rimosse da particelle sospese nell’aria;
- Infestazione da parassiti o contaminazione da parassiti quando i sistemi di ventilazione naturale non sono adeguatamente schermati o impermeabili ai parassiti;
- Contaminazioni tramite aria di sostanze come patogeni, allergeni, idrocarburi, muffe, e altro;
- Circolazione di odori sgradevoli, microrganismi, lieviti e muffe da sistemi di ventilazione meccanica sporchi.
Criticità, che possono presentare fenomeni di contaminazione crociata tra le varie aree.
Tutti i sistemi di ventilazione aziendale per la qualità dell’aria, dovrebbero essere regolarmente mantenuti per mantenere l’efficacia del sistema. E dovrebbero essere comprensivi di sistemi di filtraggio da valutare con la frequenza definita secondo il rischio.
Consigliamo alle organizzazioni di definire, la dove possibile e necessiti, un contratto con un fornitore esterno per la manutenzione e sanificazione dei sistemi di ventilazione aziendale.
Qualità dell’aria salubre: quali fattori devi valutare?
La ventilazione è composta da due fasi:
- Prima fase – il sistema di scarico che rimuove l’aria viziata dai locali;
- Seconda fare quella che fornisce l’aria fresca i locali di produzione.
Ci sono due grandi tipologie di sistemi di ventilazione aziendali, naturali e meccanici. La ventilazione naturale può includere aperture come finestre, porte e prese d’aria, ovviamente protette, questa potrà essere adottata solo in aree dove non vi sono trattamenti termici che possono generare vapore, condense, e aree oleosa.
I sistemi di ventilazione meccanica possono, invece, includere ventilatori, scarichi, condutture, unità di estrazione e unità di condizionamento dell’aria, ove necessiti l’asportazione dell’aria nel più breve tempo possibile.
Vediamo quali sono i passi da effettuare per la redazione di un piano per la gestione della qualità dell’aria salubre in azienda:
- Il primo passo per valutare i rischi sulla qualità dell’aria è quello di identificare le necessità e di conseguenza i sistemi di flussi di aria più consoni all’attività che dovremmo effettuare. Gestione dei flussi, ispezioni, scarichi, filtraggio. Prerequisito;
- Effettuare un’analisi dei rischi su quali possono essere le contaminazioni sui prodotti e sugli addetti e definire le azioni necessarie di mitigazione;
- Definire le attrezzature più efficaci per far si che non vi siano possibili ristagni , condense, possibile aria contaminata o riflussi provenienti dall’esterno;
- Mettere in atto un piano di pulizia e manutenzione di tali attrezzature, filtri e impianti;
- Verificare con analisi di laboratorio la qualità dell’aria, secondo i possibili pericoli da ricercare;
- Monitorare continuamente il funzionamento delle attrezzature in modo che non si possano creare probabilità di per esempio condense, contaminazione tra aree dove si effettuano trattamenti, tipo puliture meccaniche, affumicamento, spolvero e soffiatura,…, ed aree pulite.
I requisiti di valutazione e monitoraggio sui sistemi di ventilazione aziendali sono da inserire come criteri nelle ispezioni ed audit di verifica. Per valutare l’efficacia dei sistemi di ventilazione aziendali in sede di revisione del piano per la sicurezza alimentare o durante il riesame della direzione.
Questo requisito non è volontario. Infatti come abbiamo visto, soprattutto per le organizzazioni che abbiano ottenuto il Bollo CE, è un requisito obbligatorio.
Le organizzazioni, invece che abbiano implementato uno standard di certificazione alimentare come la norma ISO 22000, e gli standard FSSC 22000, BRC ed IFS, in fase di definizione dei prerequisiti di base per la sicurezza alimentare, adotteranno quanto definito dalla norma tecnica ISO/TS 22002.