Nell’industria alimentare, garantire l’igiene e la sicurezza degli alimenti è un prerequisito fondamentale per prevenire criticità che possono avere un impatto sulla salute dei consumatori e proteggere la reputazione dell’azienda.
In questo contesto, l’utilizzo di lavastoviglie industriali si rivela una soluzione efficace per garantire un adeguato lavaggio e igienizzazione delle stoviglie, utensili e delle attrezzature utilizzate nella produzione e nella preparazione degli alimenti.
Esploreremo nell’articolo il funzionamento delle lavastoviglie industriali, la loro necessità, la selezione appropriata, l’implementazione del lavaggio a macchina stoviglie e l’importanza dei sanificanti utilizzati.
Quale è il funzionamento di una lavastoviglie industriale?
Le attrezzature per il lavaggio meccanico per le stoviglie ed attrezzature, sono progettate per eseguire cicli di lavaggio efficienti ed igienizzanti. Il loro funzionamento può essere suddiviso in diverse fasi.
Il funzionamento di una lavastoviglie industriale può essere suddiviso in diverse fasi. Di seguito, spiegherò in dettaglio le principali fasi di funzionamento di una lavastoviglie industriale:
- Prelavaggio: Il ciclo di lavaggio inizia con una fase di prelavaggio. In questa fase, le stoviglie e gli utensili vengono disposti all’interno della lavastoviglie industriale, generalmente all’interno di cestelli o rulli appositi. Durante il prelavaggio, viene spruzzata acqua calda a temperature comprese tra 45°C e 60°C per rimuovere i residui di cibo grossolani e ammorbidire lo sporco più resistente.
- Dosaggio dei detergenti: Dopo il prelavaggio, avviene il dosaggio automatico dei detergenti nella quantità appropriata. Il dosaggio accurato dei detergenti è fondamentale per garantire una pulizia efficace delle stoviglie e ridurre la formazione di residui.
- Ciclo di lavaggio principale: Una volta dosati i detergenti, inizia il ciclo principale di lavaggio. Durante questa fase, le stoviglie vengono spruzzate con acqua calda e detergenti specifici, che agiscono per rimuovere lo sporco, i residui di cibo e i depositi. La temperatura dell’acqua in questa fase può variare tra 55°C e 75°C. La lavastoviglie industriale è dotata di bracci rotanti o ugelli che spruzzano l’acqua e il detergente su tutte le superfici delle stoviglie, garantendo una pulizia uniforme.
- Risciacquo: Dopo il ciclo di lavaggio principale, viene avviato il ciclo di risciacquo. Durante questa fase, vengono spruzzati getti di acqua pulita per rimuovere i residui di detergente e assicurare la completa pulizia delle stoviglie. La temperatura dell’acqua di risciacquo solitamente oscilla tra 80°C e 90°C. La temperatura elevata aiuta a garantire una pulizia completa e ad asciugare rapidamente le stoviglie. Il risciacquo finale è essenziale per garantire che le stoviglie siano prive di detergenti chimici.
- Asciugatura: Al termine del ciclo di risciacquo, alcune lavastoviglie industriali dispongono di una fase di asciugatura. Questa fase può utilizzare calore o ventilazione per asciugare le stoviglie in modo rapido ed efficiente, riducendo il tempo di essiccazione naturale.
- Scarico delle acque: Durante tutto il ciclo di lavaggio, le acque di lavaggio vengono drenate tramite un sistema di scarico. Le lavastoviglie industriali sono dotate di filtri che catturano i detriti e i residui di cibo per evitare che si accumulino all’interno del sistema.
- Aspirazione dei vapori: Talune attrezzature, o i locali dove sono site, sono provviste di sistemi di aspirazione per limitare proteggere la salute e sicurezza degli operatori dell’area, e estrarre aria calda ed umida prevenendo condense.
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La lavastoviglie industriale è obbligatoria?
L’utilizzo di lavastoviglie industriali nell’industria alimentare non è solo consigliato, ma spesso obbligatorio per garantire la sicurezza degli alimenti prodotti, in quelle aziende che non possono raggiungere la pulizia delle attrezzature, stoviglie o degli utensili solamente con il lavaggio manuale.
Sicuramente nelle realtà che producono RTE e sono sotto Regolamento UE 853/2004.
Le attrezzature industriali offrono numerosi vantaggi rispetto al lavaggio manuale, poiché garantiscono un lavaggio uniforme, una corretta igienizzazione e riducono il rischio di contaminazione crociata.
Inoltre, l’utilizzo di lavastoviglie industriali, oltre le performance per la sicurezza alimentare, permette di risparmiare tempo, risorse idriche, umane, prodotti chimici utilizzati, ottimizzando l’efficienza delle operazioni di pulizia e consentendo al personale di concentrarsi su altre attività critiche.
Quali sono le tipologie di lavastoviglie industriali?
Esistono diverse tipologie di lavastoviglie industriali, progettate per soddisfare le esigenze specifiche dell’industria alimentare. Di seguito sono elencate alcune delle tipologie comuni:
- Cestelli: La tipologia più comune. I materiali da lavare vengono collocati in cestelli che vengono poi inseriti nella lavastoviglie. Le lavastoviglie a cestelli è adatta per carichi di oggetti di dimensioni moderate o grandi.
- Tunnel: I materiali sporchi attraversano su un nastro trasportatore varie zone di lavaggio e risciacquo. Le lavastoviglie a tunnel sono ideali per le aziende alimentari ad alta produzione che necessitano di lavare grandi quantità di oggetti in modo continuo.
- Cappotta: Questo tipo di attrezzatura ha una struttura a cappotta che viene abbassata sulla zona di carico. I materiali da sanificare vengono posizionati all’interno della cappotta e il ciclo di lavaggio viene avviato. Le lavastoviglie a cappotta sono ideali per ristoranti, hotel e altre strutture alimentari che necessitano di una lavastoviglie compatta e versatile.
- Piatti e bicchieri: Queste sono specializzate nel lavaggio di piatti e bicchieri, dotate di rack che ne consentono una pulizia accurata e delicata. Sono comunemente utilizzate nel comparto HORECA.
- Cestello rotante: Questa tipologia è dotata di un cestello che ruota durante il ciclo di lavaggio. Questo movimento rotatorio aiuta a garantire una pulizia uniforme di tutte gli oggetti nel cestello.
- Cassette: Queste sono progettate per trattare oggetti di grandi dimensioni. Vengono ampiamente utilizzate nelle strutture di produzione alimentare per pulire e igienizzare le cassette, per esempio i CPR System, utilizzate per il trasporto degli ingredienti o dei prodotti finiti.
Ogni tipologia di lavastoviglie industriale offre vantaggi specifici in termini di capacità, efficienza, velocità e adattabilità alle esigenze dell’azienda alimentare.
La scelta della tipologia di lavastoviglie dipende dalle dimensioni dell’azienda, dalla quantità di stoviglie da trattare e dalle specifiche necessità di lavaggio.
Come devi selezionare la lavastoviglie nella tua azienda?
La selezione appropriata di una lavastoviglie industriale è fondamentale per ottenere risultati ottimali in termini di pulizia e igiene.
Prima di tutto, è importante valutare la capacità necessariadell’attrezzatura utilizzata per il lavaggio meccanico in base alle dimensioni dell’azienda ed alla quantità di oggetti da trattare.
È fondamentale anche considerare la velocità di lavaggio, la temperatura dell’acqua e la disponibilità di funzioni speciali come il dosatore di detersivo integrato o la validazione del processo.
Inoltre, è consigliabile scegliere una lavastoviglie industriale che sia facilmente sanificabile e che risponda alle normative e alle regolamentazioni vigenti per la sicurezza alimentare.
Altri fattori che devono essere presi in considerazione quando si debba acquistare una attrezzatura di questa tipologia sono: l’area dove dovrà essere collocata, che non potrà essere nei medesimi locali di produzione. In quanto potrebbe essere fonte di contaminazione crociata.
Gli ingressi di acqua e gli scarichi che dovranno essere sufficienti al suo utilizzo.
Lavaggio meccanico delle stoviglie: come implementarlo in azienda
L’implementazione del lavaggio a macchina stoviglie richiede una pianificazione attenta e una corretta gestione dei rischi. In questo caso della definizione del prerequisito per la sanificazione.
Le attività che dovresti fare implementare in questo processo sono:
- Interfacciarti possibilmente con gli organi di controllo per definire un corretto posizionamento dell’attrezzatura a prevenzione di possibili contaminazioni crociate;
- Verificare che l’attacco all’acqua fornisca la quantità necessaria per il corretto funzionamento dell’attrezzatura;
- Verificare che gli scarichi sorreggano il flusso di acqua di uscita senza fuoriuscire;
- Verificare che l’area definita abbia un sistema di areazione sufficiente a non creare condense e muffe;
- Verificare che il posizionamento del miscelatore dei prodotti sia collocato correttamente e che non crei intralci;
- Definire i corretti prodotti fondamentali per eliminare rimanenze organiche, batteri e patogeni, da utilizzare ed impostare correttamente i miscelatori;
- Formazione il personale che dovrà effettuare l’attività. Non solo sul funzionamento, apponendo anche istruzioni operative in merito, ma anche sulla verifica pre lavaggio, eliminazione delle etichette, ispezione dei filtri, etc;
- Validare il processo di sanificazione con la lavastoviglie per l’efficienza della pulizia e dei residui chimici;
- Definire un piano di monitoraggio per il consumo dei sanificanti, e per la ricerca della contaminazione chimica e biologica post lavaggio.