L’abbigliamento aziendale è una tipologia di vestiari che ha un duplice scopo. Il primo è quello di proteggere l’individuo dai pericoli del processo. Il secondo è quello di proteggere il prodotto dai pericoli di igiene, che possono provenire dall’individuo.
La definizione dell’abbigliamento aziendale nell’industria alimentare, è un prerequisito di base per la sicurezza alimentare. Ed è una azione decisionale frutto della definizione dei prerequisiti e della valutazione dei rischi, inerenti alla sicurezza alimentare.
Entrare in un’azienda, e trovare gli addetti alla produzione con un vestiario aziendale omogeneo, è molto coreografico e sicuramente ha un bellissimo impatto. Ma non sempre questo vestiario risulta essere consono ai processi effettuati ed all’area di rischio.
Ultimamente, durante le attività di verifica e consulenza, si evidenzia una grande attenzione all’estetica, e questo fa sempre piacere, perché denota che l’organizzazione presti attenzione anche a livello interno ad una unica linea di comunicazione.
Ma spesso non viene tenuto conto di alcuni fattori fondamentali. La conformità del vestiario aziendale, soprattutto inerente all’abbigliamento per alimentaristi, rispetto ai prodotti e processi effettuati.
Come dice mamma ASL l’abbigliamento aziendale dovrebbe essere bianco e pulito,….ma, se il vestiario per la produzione di alimenti si riferisse ad una organizzazione che ha come materie prime sfarinati bianchi?
Sarebbe coerente scegliere l’abbigliamento per alimentaristi non riconoscibile sul prodotto? NO
D’altro canto, ultimamente, si finisce per ritrovarsi ad effettuare un’ispezione su campo, vedendo cappellini strani, abbigliamento con le tasche, materiali particolari, bottoni, ecc ecc. Ovviamente un prerequisito fondamentale, el il suo non rispetto può rischiare di contaminare i prodotti, quindi, non è stato ne valutato, ne gestito come si deve!!
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Abbigliamento aziendale: i rischi del vestiario aziendale non adatto
I pericoli derivanti dall’adozione di un vestiario per la produzione di alimenti non consono ai processi, possono essere così definiti:
- Salute e sicurezza sul lavoro: una cattiva selezione del vestiario aziendale può portare all’utilizzo di materiale non idoneo, pericoloso per l’addetto, e può essere soggetto ad impigliarsi, oppure non avere le proprietà necessarie alla protezione (DPI) dell’addetto definite dalla valutazione dei rischi DVR;
- Sicurezza ed igiene alimentare: una errata selezione dell’abbigliamento per alimentaristi può generare:
- Contaminazione fisica, dovuta alla presenza di tasche esterne, bottoni, perdita di filamenti,…;
- Contaminazione biologica per la non facilità di sanificazione o risciacquo. Correlati ai pericoli per la salute e sicurezza sul lavoro in caso di ferita operatore;
- Contaminazione chimica per possibili scissioni del materiale;
- Difesa per la prevenzione di contaminazioni intenzionali;
Ecco perché, è così importante, che il requisito sulla definizione dell’abbigliamento per gli alimentaristi, debba essere inserito nella definizione dei prerequisiti igienici per la sicurezza alimentare.
Abbigliamento per alimentaristi: il vestiario per la produzione di alimenti
Ma è importante in una attività alimentare definire correttamente l’abbigliamento utilizzato dalle risorse della produzione? SI! Iniziamo con il definire quale sia il corretto vestiario per la produzione di alimenti, da utilizzare, o vestiario aziendale più comune:
- Cuffia, deve essere idonea a coprire e contenere tutti i capelli. Può avere colori diversi a seconda delle aree di rischio;
- Camici, tute, maglie, pantaloni. Devono essere facilmente lavabili. Riguardo all’abbigliamento per alimentaristi privi di tasche esterne e bottoni che possono contaminare i prodotti. Come sopra possono essere di colori differenti per differenti aree di rischio;
- Vestiario aziendale per magazzinieri e logistica. Deve essere consono al rischio. Ma va considerato che queste figure, avessero esigenza di entrare nelle aree produzione, dovrebbero utilizzare il medesimo vestiario per la produzione degli alimenti degli addetti in produzione;
- Scarpe. Come sopra devono essere idonee al rischio;
- Materiale monouso. Grande dilemma. Dovrebbe essere limitato a visitatori, che non entrano nei processi operativamente. In quanto è di facile rottura e presenta la criticità della non sostituzione dell’abbigliamento sottostante. Anche in questo caso deve essere definito un colore riconoscibile nel prodotto e possibilmente rilevabile.
Vestiario aziendale: le considerazioni generali
Nell’ambito della definizione dei prerequisiti, deve essere considerata, ovviamente a seconda del proprio contesto e dei pericoli per gli alimenti, prodotti e, processi effettuati, la prevenzione dei corpi estranei, per le contaminazioni, che possono provenire anche dall’utilizzo di un abbigliamento aziendale non consono.
Uno degli output della valutazione ed analisi dei rischi, e della definizione dei prerequisiti, sarà l’adozione e l’approvazione di un vestiario per la produzione di alimenti. sicuro da utilizzare come abbigliamento aziendale nelle aree produzione.
Non basterà trattare l’argomento con la formazione delle risorse, definendo delle procedure ed istruzioni sulla vestizione e svestizione, gestione degli armadietti pulito/sporco o lavoro/civile, frequenza di lavaggio indumenti.
Ma sarà obbligatoria una profonda valutazione, su quale può essere il rischio per l’utilizzo di un determinato abbigliamento aziendale sul prodotto. L’abbigliamento per gli alimentaristi, quindi, non dovrà essere un possibile portatore di rischio per la contaminazione sugli alimenti.
Ogni indumento deve essere, quindi, come tutti i materiali che devono entrare nelle aree di produzione, approvato, e destinato allo scopo previsto. E’ fondamentale lo studio dei materiali e della vestibilità, anche in ottica salute e sicurezza dei lavoratori.
Vestiario per la produzione di alimenti: come devi gestirlo
Vediamo i requisiti da gestire all’interno del sistema Haccp o un Food Safety Plan, per la gestione del rischio che può provenire dall’abbigliamento aziendale:
- Prodotti lavorati ed aree di rischio: La prima valutazione da fare, è l’impatto può avere il vestiario per la produzione di alimenti e l’abbigliamento aziendale sul prodotto alimentare, una breve definizione sugli alimenti, e sulle materie prime, per esempio i prodotti di un’organizzazione che frange olive non sono gli stessi di una macelleria industriale. I pericoli applicabili sono totalmente differenti e di conseguenza l’abbigliamento per alimentaristi che deve essere utilizzato. O differenti aree di rischio dentro la stessa organizzazione, dove può essere utile, come consigliato dagli standard internazionali per la certificazione alimentare, l’utilizzo di diversi colori per differenziare gli addetti dei differenti reparti di rischio.
- Materiali di costruzione e tipologia di abbigliamento: La prevenzione di possibili contaminazioni relative all’utilizzo di materiali non idonei per il vestiario aziendale, effettuare uno studio ed autorizzazione tramite schede tecniche di indumenti adatti a ciò che produciamo, la prevenzione dei corpi estranei quindi l’assenza di tasche, bottoni, inchiostri, utilizzo di materiali consoni e con colorazioni differenti a seconda del rischio e delle aree sopracitate. Una valutazione va effettuata anche per prevenire possibili impigliamenti degli indumenti nel macchinari che possono recare danni non solo ai prodotti ed agli stessi ma soprattutto agli operatori.
- Presenza di linee con allergeni: Nell’eventualità in cui si lavorino materiali con allergeni e la lavorazione preveda anche piccoli spargimenti degli stessi, prevedere oltre che la sanificazione dei macchinari ed ambienti, anche il cambio di indumenti aziendali, in questo caso l’operazione/procedura della sanificazione deve essere validata.
- Consegna degli indumenti: Il vestiario per l’industria alimentare deve essere consegnato all’addetto durante la formazione ed addestramento previsto in azienda. Definire delle istruzioni per la vestizione, svestizione, e gestione degli armadietti.
- Lavaggio dell’abbigliamento aziendale: Il vestiario per la produzione di alimenti si lava secondo la frequenza definita dall’azienda, o in caso di necessità, per l organizzazioni che lavorano in ambito alto rischio ed alta attenzione, per il lavaggio dell’abbigliamento per alimentaristi devono essere utilizzati servizi di lavanderia qualificata come fornitore di servizi. Nelle aree di basso rischio gli addetti possono lavarsi gli indumenti , ma devono essere date chiare indicazioni ed istruzioni da seguire. In entrambe i casi il processo di lavaggio dell’abbigliamento aziendale deve essere validato per la sua efficacia.
- Gestione delle scorte: deve essere nominato un responsabile per la consegna e per la gestione delle scorte per prevenire che si rimanga sprovvisti dell’abbigliamento per alimentaristi;
- Monitoraggio vestiario aziendale: Durante le normali operazioni dei monitoraggi preoperativi, Operativi e Post operativi, nonché negli audit periodici deve essere valutato lo stato e la pulizia dell’abbigliamento per alimentaristi.
- Azioni correttive: definire le azioni da intraprendere in caso di deviazioni dai limiti di accettabilità prefissati, a seguito di audit e di non conformità negli alimenti, utilizzando strumenti come il diagramma a lisca di pesce e l’analisi delle cause profonde.
- Definire degli obiettivi da valutare in sede di riesame della direzione per la verifica della coerenza della procedura per la gestione del vestiario per la produzione di alimenti.
Vestiario aziendale: la procedura igienica
L’organizzazione dovrà verificare la congruenza della propria procedura igienico comportamentale frequentemente, anche per i requisiti inerenti al vestiario per la produzione di alimenti, soprattutto per l’abbigliamento per alimentaristi.
I requisiti dell’abbigliamento aziendale nell’industria alimentare, possono risultare molto banali ma di frequente creano criticità negli alimenti. Si consiglia, quindi di inserire i requisiti inerenti al vestiario per la produzione di alimenti nelle ispezioni aziendali e negli audit interni.
Così da avere dei dati, evidenze, inerenti al requisito sull’abbigliamento per alimentaristi da valutare nel riesame della direzione. Per verificare che il vestiario per la produzione di alimenti sia consono e coerente con i processi aziendali.
Certo che non tutte le aree, e mansioni, avranno gli stessi rischi. Infatti l’abbigliamento, sarà differenziato a secondo dei rischi individuati, ed a seconda dei flussi da seguire.
Un’organizzazione odierna del settore agroalimentare dovrà, durante la definizione dei PRP, definire ed approvare l’abbigliamento a seconda della aree aziendali, e la loro gestione. Il vestiario aziendale rientra anche criteri obbligatori richiesti anche per gli standard di certificazione alimentare GFSI.
Infatti, i requisiti definiti dallo standard ISO 22002, vengono richiesti nella norma sui sistemi per la sicurezza alimentare ISO 22000, e negli standard alimentari GFSI, BRC, IFS, FSSC 22000.
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