L’ispezione degli organi ufficiali è un’attività che può essere programmata, o non programmata effettuata dagli organi competenti, atta a valutare la conformità dell’organizzazione.
Ogni azienda che opera nel settore alimentare e non, è soggetta ad ispezione. ASL, ATS, e NAS, nucleo anti sofisticazioni del corpo dei Carabinieri, e altri, per la verifica della conformità dei requisiti di sicurezza alimentare sugli alimenti prodotti, stoccati, commercializzati a seconda del proprio contesto aziendale.

Ogni OSA, ha il dovere di mettere a disposizione le risorse per essere in grado non solo di gestire e monitorare la propria attività, ma rendere l’ispezione di questi ultimi snella ed efficace.
A tutela della salute dei consumatori, ed a prevenzione di azioni atte a frodare i mercati.
Ci sono diverse tipologie di ispezione programmate, in ambito di monitoraggio delle attività del territorio. Queste possono essere in ambito di Reg 852, Reg 852 sui mangimi, e in ambito di Reg 853, Bollo CE, per gli stabilimenti che lavorano materie animali superiori al 40%.
Le ispezioni possono essere non programmate, a seguito di precedenti non conformità riscontrate, segnalazioni.
Talune ispezioni, definite come monitoraggi, per incidenza dei rischi. I controlli degli organi ufficiali vengono regolamentai dal Reg CE 625/17 che abroga il Reg CE 882/04. E che introduce il principio di rischio. Ovvero la definizione della frequenza di ispezione in azienda, in base all’incidenza dei pericoli che vi sono rappresentati.
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Ispezione degli organi ufficiali: cosa viene richiesto?
Intanto mantenere la calma. Non c’è nessun bisogno di allertarsi. Perché tutti facciamo lo stesso lavoro, ed un’ispezione degli organi ufficiali, può essere un ottimo spunto di miglioramento, grazie alla collaborazione degli stessi.
Ogni ispettore che effettuerà l’ispezione, ha chiaramente le sue tecniche proprie di audit, accompagnato dalle checklist ufficiali, verificherà in linea generale i seguenti requisiti documentali suddivisi in due aree distinte:
- Documentale: Questa parte dell’ispezione comprende quattro parti:
- La verifica della documentazione sulle autorizzazioni, scia, bollo CE, planimetrie, autorizzazioni agli scarichi, emissioni in atmosfera, rifiuti;
- La verifica della documentazione per i requisiti della sicurezza alimentare, responsabilità, descrizione strutture, materie prime, prodotti finiti, destinazione uso, la gestione dei PRP (fornitori, formazione, manutenzione, sanificazione, pest control, potabilità acqua, rifiuti, etichettatura, procedura di ritiro richiamo), l’identificazione dei pericoli, l’analisi dei rischi e le azioni per la mitigazione, la rintracciabilità, piano di analisi ove richiesto, la gestione e revisione documentale.
Oltre la verifica documentale saranno anche effettuate altre tipologie di valutazione:
- Ispezione su Campo: Questa parte è atta alla verifica della coerenza reale su campo della documentazione visionata prima, verifica dello stato igienico, e del rispetto delle procedure, intervista ad addetti per confutare la competenza degli stessi;
- Test di tracciabilità: Possono essere effettuate delle prove di tracciabilità dei prodotti;
- Prove analitiche: Gli organi ufficiali possono effettuare dei campionamenti sul prodotto finito, materie prime, igiene del processo ed acqua utilizzata, in questo caso verranno segregati dei campioni degli stessi lotti per poter effettuare se necessario delle contro analisi.
Ispezione degli organi ufficiali: quali sono le risultanze?
Le risultanti delle ispezioni degli organi ufficiali possono portare a delle sanzioni in caso di deviazioni gravi, dai requisiti richiesti. Oppure delle prescrizioni definendo i tempi nei quali l’azienda debba intervenire e dare evidenze delle risoluzioni. Ovviamente è, in casi gravi ove è a rischio la sicurezza degli alimenti, e salute dei consumatori, verrà disposta la chiusura dell’attività.
Con il Reg CE 625/17 viene introdotto anche un concetto molto importante. Ovvero quello che gli organi ufficiali possono verificare gli audit effettuati dagli organismi di certificazione sugli standard GFSI. In questo caso le organizzazioni certificate riceveranno un’attenzione differente in quanto già valutate dagli organismo.
Come viene richiesto dalle norme per le certificazioni alimentari è buona prassi che vi sia una procedura per la gestione della documentazione, e che il personale sia addestrato all’effettuazione delle ispezioni con questi organi.