Il disinfestatore è quella figura tecnica che offre il servizi di pest control nelle organizzazioni alimentari ma non solo. Erogando servizi per la disinfestazione, in collaborazione con l’azienda, sopperisce alle necessità di gestione del prerequisito di base per la sicurezza alimentare, relativo alla lotta agli infestanti. A prevenzione delle contaminazioni degli alimenti dagli stessi.
I servizi di disinfestazione possono essere erogati da un singolo soggetto, oppure da una organizzazione strutturata. Formata da più figure operative e da un pest expert come direttore tecnico.
Considerato il suo importante ruolo nell’industria alimentare, e nella salute pubblica, stupisce che il disinfestatore operi in un ambito privo di requisiti legali applicabili chiari e ben definiti.

Ma, grazie alle molteplici richieste trasversali del mondo agroalimentare internazionale, questi servizi si stanno velocemente evolvendo.
Infatti, il suo impegno, è passato dal ruolo si ‘avvelenatore’, ad un vero e proprio esperto sul settore a tutela degli alimenti, ambienti, e ad protezione dell’ambiente.
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Evoluzione dei servizi di disinfestazione e derattizzazione
Nel passato il ruolo del disinfestatore era limitato alla risoluzione del problema, un’infestazione, una sorta di bonifica e pulizia chimica in caso di ritrovamento di infestanti.
Termine pulizia non utilizzato a caso, in quanto molte aziende erogatrici di servizi per la pulizia includevano, appunto, anche i servizi per la disinfestazione o lotta a gli infestanti.
Un’altra evoluzione che sta avvenendo è l’applicazione del concetto di tossicità e pericolosità dei prodotti e delle tecniche utilizzate. In quanto i prodotti utilizzati devono essere utilizzati con principi necessari al loro lavoro e non contaminanti per l’ambiente o pericolosi per le specie non target dei servizi per la disinfestazione in atto.
Le richieste dei mercati internazionali, delle GDO, basate sui criteri obbligatori di certificazione dei sistemi e degli standard alimentari, la sensibilizzazione sugli aspetti ambientali, ed il benessere animale, hanno innescato un continuo, ma lungo, processo di miglioramento per la modernizzazione di questa tipologia di servizi.
Come in ogni ambito, infatti, il focus, si è spostato sulla prevenzione, di attività, comportamenti, strutture, necessarie per non far insorgere il problema. Intervenendo chimicamente, solo in caso ultimo di necessità.
Disinfestatore: il panorama normativo
Da molti in anni, è in atto, un lungo processo di definizione e richiesta di evidenze, linee guida e norme da seguire, per dare evidenza delle competenze necessarie che un professionista del pest control debba avere. I regolamenti obbligatori e le norme volontarie per il disinfestatore possono riassumersi:
- Nel 2010 la Uni redige la norma Iso 11381 che definisce i requisiti, volontari, da seguire per le organizzazioni che si occupano del servizio di “monitoraggio insetti” nell’industria alimentare;
- Nel 2015 esce la norma EN 16636 sul Pest Management, una norma organizzativa che focalizza i propri requisiti nell’erogazione del servizio, dal preventivo alla verifica dell’efficacia, e sulle competenze degli operatori;
- Competenze del disinfestatore fondamentali in quanto con il Reg CE biocidi 528/12 si iniziano a prendere in considerazione i prodotti ed il loro impatto sull’ambiente, fino ad arrivare definitivamente con il Reg CE 1179/16 (CLP);
- Le richieste degli standard di certificazione alimentare GFSI, Brc, Ifs, Sqf, Fssc 22000;
- Nel 2020 la uni rilascia la prassi di riferimento UNI 86/2020 per l’applicazione del sistema sul pest management ISO 16636.
Servizi per la disinfestazione: i nuovi principi
I fattori comuni delle evoluzioni per le normative applicabili all’azienda o tecnico disinfestatore possono riassumersi:
- Una gestione corretta dei servizi per la disinfestazione, partendo da corrette ed attive analisi dei rischi atte a limitare l’utilizzo di sostanze nocive, come i rodenticidi tossici, da utilizzare solamente là dove necessitino e non da diventare possibili fonti di contaminazioni, alimentari, ambientali e sulle specie no target;
- Lo studio di metodiche alternative facente parte della lotta integrata con un focus sulla prevenzione ed utilizzando la bonifica solamente qualora necessiti;
- Una gestione efficace dei prodotti e dei dosaggi, il miglioramento dell’etichettatura, della gestione dei rifiuti e degli incidenti;
- L’evidenza di avere un servizio gestito in maniera sistematica;
- L’evidenza di continuo aggiornamento del disinfestatore;
- La gestione della soddisfazione e del rapporto con la clientela e dell’efficacia dei propri servizi;
- Il miglioramento della comunicazione tra azienda e tecnico;
- Comportamenti collaborativi tra tecnico ed addetti aziendali;
- La gestione dei riesami dei piani di disinfestazione.
Quindi possiamo affermare che in attesa che i legislatori, assieme alle associazioni si muovano definendo dei requisiti chiari per il ruolo del disinfestatore, sta alle aziende, crescere per voler offrire ai propri clienti un servizio che tuteli le loro organizzazioni, i prodotti e l’ambiente.