Packaging sostenibile

Il packaging sostenibile è una tipologia di materiale per i confezionamento progettato e prodotto per avere un basso impatto ambientale, utilizzando filosofie di economia circolare.

Packaging Sostenibile i Nuovi Materiali Materiali per il Confezionamento

L’utilizzo di materiali sostenibili per il confezionamento, nasce con l’esigenza, di trovare soluzione ad un impatto ambientale importante.

Infatti, essi, per lo più prodotti in plastica non biodegradabile, sono tra le maggiori cause di inquinamento da micro-plastiche che sta danneggiando la biodiversità.

L’impegno è globale, e fa parte dei principi su cui si basa il Green Deal Eu, ed in Italia la transizione ecologica, la rivoluzione per la sostenibilità ambientale per la lotta al cambio climatico.

Una filosofia in ottica di Life Cycle Assessment, che tende a valutare ed a cercare vie alternative, sull’impatto dei materiali di confezionamento sull’ambiente, e non solo sulla sicurezza e qualità del prodotto.

Il packaging intelligente invece, è un materiale, che non agisce direttamente sulla conservazione degli alimenti ma che, grazie alla presenza di specifici dispositivi (sensori, codici QR, bluetooth), è in grado di registrare le loro condizioni fornendo costantemente informazioni in fase di trasporto e distribuzione per consentire di intervenire in caso di eventuali problematiche.

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Packaging sostenibile: perché è importante?

Prima effettuare un focus sul packaging sostenibile, è opportuno definire il materiale per il confezionamento. Partiamo dalla definizione di packaging. La funzione primaria di un imballaggio è quella di preservare in modo attivo e passivo la sicurezza e l’integrità di un prodotto.

Un packaging, deve essere in grado di rispondere a esigenze di sicurezza, come ad esempio nel caso del confezionamento di alimenti. Allo stesso tempo, deve essere funzionale e promuovere la riconoscibilità di un brand, fornendo così un valore aggiunto al consumatore.

Questi materiali possono essere a contatto diretto con gli alimenti, definiti MOCA, che abbiamo trattato in questo articolo, oppure per l’imballaggio secondario, non a contatto.

Alla domanda di quanto siano importanti i materiali sostenibili per il confezionamento, si trova una facile e veloce risposta. Basta tornare da fare la spesa e valutare quanto materiale viene gettato come rifiuto. E vedere quante carte e plastiche si trovino ovunque, disperse nell’ambiente.

Oltre l’aspetto ambientale, per le organizzazioni, c’è anche una grandissima opportunità economica. Quella derivante dell’economia circolare. Partendo dal DLg 116/2020, che definisce l’obbligo per le aziende di identificazione dei materiali utilizzati per favorire la catena del riciclo.

Passando per la ricerca di utilizzo di scarti di filiere di produzione, in tentativo è quello di limitare l’impatto ambientale, favorendo la catena del riciclo e riuso. Per approfondire la tematica sul mondo degli imballaggi ecosostenibili vi consigliamo un’interessante lettura che potrete trovare a questa pagina.

Materiali sostenibili per il confezionamento: i principi

Va premesso che il materiale sostenibile per il confezionamento dovrebbe essere economico, ecologico e pratico. Per essere definito packaging sostenibile, come possiamo vedere:

  1. Deve sottostare a dei criteri specifici in termini di costi e di prestazioni;
  2. Deve essere prodotto e trasportato utilizzando energie rinnovabili;
  3. Deve ottimizzare l’utilizzo di materiali riciclati o rinnovabili;
  4. Deve essere prodotto utilizzando tecnologie e buone pratiche non impattanti sull’ambiente;
  5. Deve apportare dei benefici, soprattutto in termini di comodità, sicurezza, benessere a degli individui o a una comunità durante il suo ciclo di vita;
  6. Deve essere composto da materiali sostenibili durante l’intero ciclo di vita del prodotto;
  7. Deve essere recuperato o originato in cicli industriali che comprendano il recupero e l’utilizzo dei rifiuti e dei prodotti di scarto;
  8. Deve essere progettato per ottimizzare i materiali che lo compongono, al fine di ridurre il consumo di energia;

Si sta sviluppando una nuova branca del design dei prodotti che viene definita concept packaging. Molte innovazioni ormai non riguardano solo l’aspetto di un prodotto, bensì anche la sua forma e materiali.

L’obiettivo delle aziende che investono in un packaging sostenibile, è, anche quello di ridurre il materiale necessario, risparmiando anche l’ingombro nello scaffale o, all’interno di un frigorifero. E limitare, anche l’impatto che avrà la plastic tax sul costo del materiali convenzionali.

Che cosa è il packaging intelligente?

Di pari passo, con l’evoluzione dei materiali sostenibili, negli ultimi anni, è stato sviluppato l’intelligent packaging in linea con le tecnologie applicate nell’Industria 4.0. La tendenza del packaging intelligente risponde alle esigenze delle imprese e dei consumatori riguardanti la sostenibilità, riciclabilità e sempre maggiore funzionalità dei materiali nel settore degli imballaggi.

Lo scopo è tutelare l’ambiente, ridurre al minimo gli sprechi e i danni alla merce trasportata e confezionata aumentando, allo stesso tempo, l’efficienza del packaging, la sua funzionalità e consentendo anche di monitorare e tracciare in tempo reale i cibi senza, peraltro, alterarne le proprietà nutritive.

Il packaging intelligente viene utilizzato per numerosi prodotti come frutta, verdura, carne, pesce fresco. Sono tre gli elementi che caratterizzano l’intelligent packaging:

  • Sostenibilità di un imballaggio in grado di tutelare l’ambiente e di contribuire ad una logistica più efficiente;
  • Protezione garantita alle merci confezionate e trasportate grazie a specifiche caratteristiche dei materiali per minimizzare i danni;
  • Tracciabilità, nel senso che si tratta di un packaging capace di trasmettere informazioni relative alla merce confezionata. La tracciabilità tutela l’intera filiera alimentare ed i consumatori. I dati associati al packaging raccontano la storia del prodotto (il percorso dalle campagne alle tavole, produzione, trasformazione, distribuzione) e ne garantisce l’autenticità.

Il packaging intelligente è anche funzionale: è in grado di fornire informazioni e monitorare la qualità di un prodotto. Considerando la sempre maggiore attenzione verso le caratteristiche eco-compatibili dei prodotti da parte dei consumatori, utilizzare un packaging intelligente e funzionale migliora il valore e l’appeal del prodotto.

Il packaging è il primo aspetto che un consumatore vede e valuta: è il biglietto da visita di un prodotto, quindi una migliore confezione aumenta la possibilità di vendere insieme al valore del brand. Sempre più aziende decidono di adottare il packaging intelligente per differenziarsi dalla concorrenza.

Regolamento CE 450/2009: le tre tipologie di packaging

Il Reg CE 450/09 del 29 maggio 2009 contiene la lista di tutti i materiali intelligenti, attivi e smart destinati ai prodotti alimentari. Definisce tre diverse tipologie di packaging:

  • Active packaging (imballaggi attivi), capaci di interagire sia con l’ambiente circostante sia con la merce assorbendo sostanze indesiderate e rilasciando sostanze utili (come quelle antiossidanti e antimicrobiche) allo scopo di allungare la vita del prodotto. Questi imballaggi agiscono direttamente sulla conservazione dei prodotti migliorandone la durata e la qualità. Tra i vari imballaggi attivi, citiamo gli assorbitori di ossigeno (vassoi, sacchetti, tappi, etichette) che all’interno della confezione assorbono l’ossigeno per impedire che si formino batteri o muffe;
  • Intelligent packaging (imballaggi intelligenti) realizzati con materiali che forniscono indicazioni sulla qualità e sullo stato della merce trasportata;
  • Smart packaging (imballaggio d’avanguardia) che nasce dalla fusione dell’imballaggio convenzionale, attivo ed intelligente per assicurare diversi benefici all’azienda ed ai consumatori finali.

Intelligent e smart packaging: non facciamo confusione

L’intelligent packaging non va confuso, quindi, con lo smart packaging: quest’ultimo prevede l’uso di microchip, sensori o altre tecnologie che permettono il controllo (anche da remoto) della temperatura dei prodotti confezionati o che ne garantiscono l’autenticità.

Un’altra caratteristica dello smart packaging è l’utilizzo della tecnologia RFID (Radio Frequency Identification), simile al codice a barre, un sensore integrato nella pellicola dell’imballaggio per controllare la qualità e la freschezza dei prodotti venduti.

Queste tecnologie che caratterizzano l’imballaggio d’avanguardia facilitano e migliorano le operazioni associate al trasporto delle merci nel campo della logistica.

I pallet dotati di tag RFID sono un esempio di smart packaging: sono green al 100%, più resistenti e meno ingombranti. Oltre a ridurre l’impatto ambientale, a parità di spazio consentono il trasporto di un maggior carico di merci.

Packaging sostenibile ed intelligente: perché devi adottarli?

In qualità di cittadini, abbiamo la responsabilità di ridurre il nostro impatto sul pianeta. Questo deve partire sia dai singoli individui sia dalle aziende, al fine di trovare assieme, un modo per eliminare le plastiche dovute agli imballaggi, sostituendole con materiali sostenibili a basso impatto ambientale.

Il primo motivo quindi è di natura etica. Proteggere l’ambiente e utilizzare un packaging sostenibile è la cosa giusta da fare per ridurre l’impronta di carbonio della propria organizzazione. Uno degli impegni da raggiungere entro il 2050.

Lo stesso vale per le aziende che cercano partner con cui lavorare. Per non parlare delle agevolazioni fiscali e dei benefici di natura immateriale, come ad esempio un’immagine migliorata del proprio brand.

Un’azienda deve considerare che, l’85% dei consumatori sembra desiderare l’utilizzo di materiali sostenibili per il confezionamento, come la stessa GDO. Diversi studi rivelano che gli stessi consumatori sono disposti a pagare di più per un prodotto con un imballaggio ecologico e un minore impatto sull’ambiente.

Al giorno d’oggi, la sfida per il materiali per il confezionamento sostenibile sostenibile, non è solo quella di aumentare la sua efficacia come barriera contro le contaminazioni provenienti da sostante all’esterno del prodotto. Occorre anche investire in una costante razionalizzazione degli elementi che lo costituiscono.

In questo modo sarà possibile rendere più comune e diffuso l’utilizzo di un packaging ecologico o comunque sostenibile. Molte sono le aziende che hanno iniziato ad utilizzare un packaging sostenibile per i loro prodotti.

Alcuni dei grandi nomi che hanno aderito a questa filosofia sono Procter & Gamble, Nestle, PepsiCo, Mars, Clorox, Coca Cola, Carrefour e UPS. La totale sostenibilità degli imballaggi non è qualcosa che possiamo ottenere in un giorno, un mese e nemmeno un anno.

Dobbiamo trovare un modo per risolvere i danni causati da anni di inquinamento e allo stesso tempo evitare ulteriori disastri.  Ma ogni singolo passo in questa direzione conta.

Medesimo discorso da fare per l’utilizzo del pakaging intelligente, che permetterà di offrire un’esperienza d’uso evoluta ai consumatori, permettendogli di fare scelte più consone al proprio stile di vita.

Non importa quanto piccolo, anche il tuo contributo a questa causa è molto importante. Un futuro migliore inizia con un packaging ecologico e sostenibile.