Il requisito per l’imparzialità nei laboratori prova ISO 17025 è un requisito richiesto ai laboratori di analisi ed effettuazione test, che devono dimostrare oggettività nell’esecuzione di una prova o un’attività, valutando il rischio che un risultato possa essere compromesso da azioni di parte, invalidando la veridicità del dato.
Lo scopo del requisito per i laboratori prova ISO 17025 inserito nelle clausole della norma di accreditamento non è solo quello di salvaguardare la veridicità e validità dei risultati frutto di test o delle attività di calibrazione degli strumenti.
Ma anche quello di evitare conflitti di interesse interno e garantire che le risorse umane abbiano un comportamento non pregiudiziale, nell’esecuzione dei processi in modo da evitare comportamenti che possono non garantire l’oggettività del risultato.
Per approfondire i requisiti ed i vantaggi della norma di accreditamento ISO 17025 è possibile visitare questa pagina. (ISO 17025).
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Imparzialità sui laboratori prova: requisito
Secondo la norma di accreditamento dei laboratori prova ISO 17025 è obbligatorio che l’organizzazione identifichi i rischi per l’imparzialità e definisca efficaci azioni di prevenzione o mitigazione di tali rischi.
Il requisito è uno dei tre elementi che Accredia valuterà durante l’audit di valutazione per il rilascio e mantenimento dell’accreditamento.
Fondamentale quanto quello inerente all’incertezza di misura, che abbiamo trattato in questo articolo, e sui circuiti interlaboratorio, che puoi approfondire visitando questa pagina.
Il requisito per l’imparzialità sui laboratori è necessario per la gestione di tutte le situazioni che potrebbero provocare un conflitto di interessi, pregiudizi, favoritismi, unilateralità, a favore o pregiudiziali e che potrebbero comportare un funzionamento non ottimale del laboratorio.
Queste situazioni oltre che non poter assicurare la validità dei risultati, potrebbero causare danni alla reputazione aziendale, controversie, fino anche alla perdita di accreditamento.
5 step per garantire l’imparzialità
Come in tutte le norme dei sistemi di gestione che si basano sui principi di rischio, anche in questo caso viene richiesto all’organizzazione di adottare un approccio proattivo di valutazione, e di attuazione di azioni di prevenzione e mitigazione continue.
Queste garantiranno lo svolgimento dei processi aziendali in modo da salvaguardare l’imparzialità, e mettere in condizione il personale libero da pressioni sia interne che esterne che possano compromettere questo principio.
Vediamo le 5 fasi da seguire per garantire l’imparzialità nei laboratori prova:
- Cultura aziendale, consapevolezza dell’imparzialità. Nella fase di pianificazione del sistema deve essere ben definita la politica relativa all’imparzialità identificando anche le azioni per renderla ben compresa da tutte le risorse tramite incontri di formazione, istruzioni, ecc. Le risorse devono essere consapevoli del proprio ruolo tenendo un comportamento imparziale;
- Valutare ed affrontare i rischi inerenti all’imparzialità. Durante la fase di pianificazione l’organizzazione dovrà anche definire quelli che siano i rischi derivanti dall’imparzialità. Definire delle azioni di prevenzione e mitigazione. La valutazione può essere inserita anche nell’insieme della valutazione dei rischi ed opportunità, correlata ad azioni, obbiettivi, monitoraggi e responsabilità;
- Codice etico di condotta. L’organizzazione nella fase precedente deve aver definito un codice etico di condotta contemplando i principi di imparzialità. Questo deve essere oggetto degli incontri sopra citati, e deve essere presente una dichiarazione o presa visione da parte delle risorse del codice.
- Mantenimento lo stato di imparzialità nel laboratorio prova. È importante gestire i cambiamenti nelle attività del laboratorio prove. Salvaguardare lo stato di imparzialità considerando i rischi per l’imparzialità in anticipo durante attività quali reclutamento del personale, contratti con i clienti e valutazione di fornitori esterni;
- Monitoraggio continuo. Oltre alle valutazioni dei rischi effettuata, deve essere salvaguardata l’imparzialità in modo continuativo. Considerando anche i dati provenienti dalle interviste, dagli audit ed anche dalle analisi delle cause delle non conformità.
Gestione di un sistema integrato
Avere la capacità di assolvere un requisito è oggi giorno abbastanza semplice. Avere una gestione snella invece di un requisito no.
Continuamente, durante le nostre attività di consulenza, troviamo dei sistemi di gestione che sono un’accozzaglia di requisiti, ma tutti scollegati tra loto.
L’efficienza di un’organizzazione, soprattutto di un laboratorio prova fa la differenza tra rimanere sul mercato o affannarsi a rincorrere le criticità, finendo per soccombere.
Che cosa significa questo? Che il principio sull’imparzialità nei laboratori prova ISO 17025 non deve essere assolto con la solita procedura o tabella e chiuso li.
Questo come altri requisiti deve essere ben implementato e come abbiamo visto, deve essere riportato non solo nella valutazione. Ma anche nella gestione delle risorse umane, nei processi, nei fornitori e nelle attività con le parti interessate esterne.
Consigliamo quindi alle organizzazioni di smetterla di progettare sistemi punto punto norma. Perché questi sono più simili a standard di requisiti, e così facendo non riusciranno a godere dei vantaggi di un sistema di gestione.
La struttura della norma favorisce anche la possibilità di una gestione integrata con i sistemi qualità, ISO 9001, ambiente ISO 14001 e salute e sicurezza, ISO 45001, che favoriranno il miglioramento dei processi, la diminuzione degli sprechi ed un aumento esponenziale della reputazione e visibilità del laboratorio.