I servizi di food delivery comprendono la consegna di alimenti, da parte di corrieri specializzati, provenienti da ristoranti e negozi, tramite l’utilizzo di app mobili, siti Web o telefono.
Negli ultimi anni, complice anche lo stato di pandemia, la richiesta di questa tipologia di servizi per la consegna di alimenti è cresciuta in maniera esponenziale. Permettendo al consumatore di ordinare i suoi piatti preferiti, o effettuando l’approvvigionamento degli alimenti, rimanendo comodamente nella propria abitazione.
I più importanti attori del food delivery sono: Just Eat, Deliveroo, Glovo, Foodora. Potremmo definirlo anche un nuovo commercio, e grasse ad esso, sono stati creati svariati posti di lavoro. Lavoro da considerare flessibile, che ha permesso a molti ragazzi, di trovare occupazione.
Così, come a permesso alle aziende di rimanere operative durante la pandemia, ed addirittura accrescere la propria clientela grazie a questi servizi di consegna a distanza.
Ma dietro tutti questi vantaggi si celano svariate criticità, che cercheremo di descrivere nel continuo dell’articolo. Il mondo delivery, si intreccia spesso a quello dell’e-commerce che abbiamo trattato a questa pagina.
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Differenze tra le varie tipologie di servizi
Il mondo del food delivery, contempla varie tipologie di servizi:
- Delivery: consegna a domicilio da parte di vettori di proprietà o terzi;
- Take away: asporto degli alimenti da parte del cliente;
- Drive through: servizio di asporto degli alimenti, da parte del cliente, che effettua l’ordine, anche a distanza, e lo ritira senza dover scendere dalla propria auto;
- Catering: servizio da parte di ristorazione che effettua un servizio, o parte di esso, all’esterno della propria struttura.
La prima tipologia è quella che approfondiremo nell’articolo. Quella che è cresciuta con maggior enfasi in questo periodo. Il servizio di consegna, può essere effettuato direttamente dall’azienda produttrice, oppure tramite servizi di aggregazione, alle quali verrà riconosciuta una fee.
Le criticità dei servizi consegna a distanza degli alimenti
Abbiamo visto che ci sono molti vantaggi sia per le aziende, sia per i consumatori, nell’utilizzare i servizi di food delivery. Ma ci sono anche svariate criticità, che vale la pena sottolineare.
- Scia. Questa tipologia di servizio, sia che venga effettuata direttamente dall’azienda produttrice, sia che venga effettuata da una realtà di food delivery, deve essere stata presentata una scia, per inizio attività. In caso del punto vendita che effettui consegne dei propri prodotti, non sarà necessaria un’ulteriore presentazione;
- Informazione ai consumatori. Il consumatore deve ottenere tutte le informazioni inerente al prodotto, ingredienti, provenienza, allergeni, conservazione, scadenza. Sarà quindi importante mettere in atto attività per la gestione della custodia di tali informazioni da punto vendita a consumatore, per la tutela del suo portafoglio e della sua salute;
- Sicurezza ed igiene dei prodotti. E’ fondamentale che i prodotti, vengano consegnati velocemente e trasportati seguendo le corrette modalità per assicurare la salute per il consumatore. Attività di trasporto refrigerato, protetto dalle intemperie, infestanti, corpi estranei e rotture, a seconda del prodotto consegnato;
- Trattamento socio economico dei vettori. Nota dolente, perché molte di queste figure non possiedono nessuna tutela. È bene affidarsi in questo caso ai grandi gruppi di food delivery, per i quali è stato definito un contratto di lavoro nazionale. E verificare che la persona sia presente negli elenchi ufficiali dei rider;
- Privacy. Le piattaforme gestiscono una gran quantità di dati personali. Nomi, cognomi, numeri di telefono, indirizzi. Dovranno essere messe attività di gestione e protezione di questi dati, come disposto dal GDPR, regolamento europeo per la protezione dei dati personali.
Quadro normativo della Food delivery
Vediamo di seguito quelle che sono le normative da rispettare per un’organizzazione che voglia progettare un servizio di food delivery:
- Direttiva CE 83/2011. Definizione di contratto a distanza;
- Art 45 Codice del consumo. Definizione nazionale di contratto a distanza;
- Art 1 Legge 287/1991. Definizione di attività di somministrazione;
- Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) ai sensi dell’art. 64, commi 2 e 7 del DLgs n. 59/2010 come modificato dal DLgs n. 147/2012, dell’art. 4, comma 5, della LR n. 14/2003 e s.m.i;
- Reg CE 1169/2011. Art 14 vendita a distanza, art informazioni obbligatorie;
- DPR 327/80. Disciplina igienica della produzione e vendita sostanze alimentari e bevande. Art 43 Idoneità igienico-sanitaria dei mezzi di trasporto di sostanze alimentari in generale. Art 51, Temperatura delle sostanze alimentari durante il trasporto;
- Art36 Reg CE 625/2017. Attività di ispezione e campionamento su animali e merci messi in vendita mediante tecniche di comunicazione a distanza;
- Reg CE 852/2004. Disciplina i requisiti di base per la sicurezza ed igiene degli alimenti;
- Reg CE 679/2016. Disciplina i requisiti per la sicurezza dei dati della persona in merito alla privacy.
Consigli per le aziende di food delivery
Per gestire una gran quantità di flussi, processi e dati, ci vogliono degli strumenti gestionali efficaci. Uno strumento che consigliamo di adottare a queste realtà, è il sistema di gestione per la qualità, definito nella norma ISO 9001.
La norma per la qualità, permetterà alla tua organizzazione di mappare tutti i processi e di valutarne necessità, definendo obiettivi e attività per raggiungerli, a prevenzione delle criticità, permettendoti di ricercare la massima soddisfazione del cliente.
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