Consulenza Fondi Interprofessionali

I fondi interprofessionali sono realtà di natura associativa comprendenti organizzazioni pubbliche, datoriali, e sindacali, con l’intento di effettuare promozione inerente ai percorsi formativi continui per i lavoratori.

fondi interprofessionali

I Fondi Interprofessionali rappresentano una grande opportunità di crescita per le aziende che puntano a valorizzare il personale a livello professionale.

Da diversi anni, le aziende hanno la possibilità di formare gratuitamente i propri dipendenti grazie a questi fondi.

Ogni mese, le aziende sono tenute a versare all’INPS una quota pari allo 0,30% della contribuzione dei dipendenti a titolo di “contributo obbligatorio per la disoccupazione involontaria” (Legge 845/1978).

Da qualche anno le imprese possono scegliere di destinare lo 0,30% all’INPS oppure ai Fondi Paritetici Interprofessionali. Scegliendo la seconda opzione l’azienda può aderire al fondo ricevendo formazione gratuita senza oneri aggiuntivi e senza alcun vincolo.

Questa formazione finanziata da parte di docenti specializzati permette un costante miglioramento della competenza, qualità e preparazione del personale in sintonia con le proprie strategie aziendali. In qualunque momento, l’azienda può rinunciare all’adesione o cambiare Fondo.

Come funzionano i Fondi Interprofessionali?

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Che cosa sono i Fondi Interprofessionali, a cosa servono

I Fondi Interprofessionali (Legge 388/2000) sono organi di tipo associativo promossi da organizzazioni sindacali. La loro funzione è promuovere percorsi di formazione costante per i lavoratori dipendenti delle aziende aderenti.

Con i Fondi Paritetici Interprofessionali il datore di lavoro può coinvolgere i dipendenti in attività di formazione gratuite. Aderire ai Fondi Interprofessionali non costa nulla alle imprese ed è assolutamente facoltativo.

Fino al 2019, la formazione dei lavoratori era prevalentemente in presenza. I Fondi Interprofessionali, a seguito dell’emergenza sanitaria, si sono adeguati assicurando la formazione costante con modalità a distanza ed e-learning.

Se nel 2019, la formazione a distanza risultava mediamente del 6,5%, nel 2020 è salita al 38,5%. Secondo le stime, la formazione finanziata da remoto potrebbe stabilizzarsi al 27% a fine emergenza.

Come funzionano i Fondi Interprofessionali

In che modo i Fondi Interprofessionali finanziano la formazione costante dei lavoratori dipendenti di un’azienda? L’attività è finanziata da un contributo pari allo 0,30% della retribuzione dei lavoratori che il datore di lavoro è tenuto a versare per ciascun dipendente.

In genere, le aziende che aderiscono ai Fondi Interprofessionali dispongono di:

  • Un conto individuale dove confluisce gran parte delle risorse accumulate;
  • Conti di sistema finanziati dalla parte restante delle risorse disponibili per tutte le imprese aderenti ad un determinato Fondo.

Fondo Interprofessionale: vantaggi

Aderire ad un Fondo Interprofessionale porta diversi vantaggi:

  • Aumenta la competitività dell’azienda e la sua capacità di trovare nuovi sbocchi nel mercato grazie alla valorizzazione professionale dei dipendenti;
  • Abbatte i costi aziendali sostenuti per la formazione;
  • Consente all’organizzazione di partecipare ad iniziative formative adatte alle esigenze dell’impresa.

Fondi interprofessionali: quali sono, come aderire

La procedura di adesione a questi fondi professionali è gratuita e volontaria. Occorre compilare un apposito modello di denuncia contributiva del flusso UNIEMENS accedendo alla sezione Gestione Denuncia Aziendale.

Una volta eseguito l’accesso al flusso UNIEMENS basterà selezionare anno/mese di contribuzione, inserire nome e matricola INPS dell’azienda, specificare il codice del Fondo nella sezione Fondi Interprof ed il numero di dipendenti interessati all’obbligo contributivo. Ecco, di seguito, i codici dei Fondi Interprofessionali:

  • FIMA (Fondimpresa);
  • FARC (Fonarcom);
  • FDIR (Fondirigenti);
  • FEMI (Fonditalia);
  • FPRO (Fondoprofessioni);
  • FITE (For.te);
  • FART (Fondo Artigianato);
  • FAGR (Foragri);
  • FORM (Formazienda);
  • FCOP (Foncop);
  • FAPI (Fondo Formazione PMI);
  • FTUS (Fonter);
  • FREL (Fonder);
  • FBCA (Fondo Banche Assicurazioni);
  • FPSI (Fonservizi).

Il modo più semplice per approfittare di questa opportunità è affidarsi a professionisti esperti in materia di Fondi Interprofessionali in grado di gestire la procedura di finanziamento e l’erogazione dei percorsi formativi supportando le aziende in ogni fase (dalla scelta del Fondo alla fine del percorso formativo).

Il servizio di consulenza aumenta le probabilità dell’azienda di ottenere l’approvazione della richiesta di finanziamento.

Come puoi utilizzare un fondo interprofessionale?

Come abbiamo visto un fondo professionale, può consentire alla tua organizzazione, di effettuare percorsi di formazione, e consulenze, a fondo perduto.

Aspetto non da poco, in un momento di contingenza economica, come quello di adesso. Un’opportunità importante anche per i grandi cambiamenti, come quello della digitalizzazione e della transizione ecologica, che sta avvenendo.

Attraverso queste agevolazioni possono essere ottenute in linea generale tre tipologie di servizi:

  • Formazione classica. La classica tipologia di formazione frontale, in aula, che può comprendere una materia o più, a seconda del progetto presentato;
  • Formazione ed addestramento on the job. In questo caso trattasi di percorsi di formazione ed addestramenti più operativi, effettuati presso l’organizzazione;
  • Consulenza. Servizi che mirano a far raggiungere obiettivi definiti, come per esempio delle certificazioni aziendali.

Dobbiamo dire, che nel tempo, questi fondi, sono diventati sempre più precisi. Inizialmente venivano affidati importanti somme, senza che non vi fossero controlli adeguati. Allo stesso tempo si sono evolute realtà che operano per la ricerca di agevolazioni.

Oggi giorno, invece, sono importanti la presentazione del progetto, la qualifica dell’ente formante, per esempio in molti casi viene richiesto l’accreditamento come ente di formazione, la rendicontazione, comprensiva di registri delle presente e valutazioni periodiche dei discenti.