Il regolamento ADR è l’accordo europeo che definisce i requisiti per il trasporto merci pericolose su strada sul territorio comunitario. Tra le varie normative in ambito ambientale, anche questa, deve essere assolta dalle organizzazioni.
Questo tipo di trasporto è disciplinato da norme e regolamenti complessi, legati anche al tipo di merce da trasportare, agli imballi ed ai mezzi di trasporto utilizzati.
Ogni figura coinvolta nel trasporto, ed alla movimentazione deve attenersi a determinati obblighi.
Ad esempio, lo speditore deve classificare le merci, scegliere gli imballaggi adeguati: fornisce al trasportatore i documenti necessari (tra cui istruzioni scritte su come procedere in situazioni di emergenza) per svolgere il suo lavoro in modo conforme e sicuro.
Nel proseguo dell’articolo, cercheremo di fare luce su questo mondo, definendone i requisiti da rispettare.
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Regolamento ADR: cos’è?
ADR è l’acronimo di “Accord européen relatif au transport international des marchandises dangereuses par route”. Si traduce in italiano con “Accordo europeo relativo ai trasporti internazionali di merci pericolose su strada”.
L’acronimo ADR è un termine internazionale talmente diffuso da essere compreso in qualsiasi Paese.
L’accordo regola il trasporto merci pericolose: contiene le disposizioni normative relative a imballaggio, fissaggio del carico e contrassegno per il corretto trasporto su strada di merci pericolose.
L’Accordo ADR, stipulato a Ginevra nel 1957, è entrato in vigore a fine gennaio 1968: viene aggiornato ogni 2 anni (parallelamente allo sviluppo tecnologico ed alle disposizioni giuridiche) dal WP 15 della Commissione UNECE.
Finora hanno aderito all’accordo 49 Paesi (Stati membri UE, altri Paesi europei, Tunisia, Marocco, alcuni Stati dell’Asia Centrale che in passato appartenevano all’Unione Sovietica).
In Italia è stato ratificato con la legge n. 1839 del 12 agosto 1962: con il recepimento dell’ultimo accordo ADR 2015 sono stati introdotti nuovi obblighi per i trasportatori a scopo antiterroristico: segretezza dei dati, piani di sicurezza, carichi perennemente sorvegliati, sistemi antifurto.
ADR: disposizioni normative
L’attuale revisione (ADR 2015 contenuto nella Direttiva 2014/103/UE) ha adeguato per la terza volta gli allegati della Direttiva 2008/68/CE al progresso tecnico e scientifico.
Chiunque trasporti merci pericolose deve essere in possesso di un apposito certificato per il trasporto denominato “patentino ADR”.
Il certificato è valido 5 anni: scade automaticamente se, prima della scadenza, non viene rinnovato. In fase di rinnovo, i conducenti di mezzi che trasportano merci pericolose devono seguire un corso di aggiornamento. E’ contemplata e richiesta anche la formazione della figura di caricatore e scaricatore delle sostanze pericolose.
I mezzi che trasportano merci pericolose devono disporre di equipaggiamento speciale, tra cui estintori, casco, occhiali protettivi, segnali di avvertimento arancioni pieghevoli.
Gran parte delle disposizioni sono indicate negli allegati A e B dove vengono specificati requisiti per i mezzi di trasporto e documenti di viaggio, classificazione delle sostanze pericolose, condizioni di imballaggio delle merci, abilitazione dei conducenti, ecc.
Consulente ADR di cosa si occupa?
Il consulente ADR, è una figura nominata dal datore di lavoro aziendale, e può essere una risorsa interna o esterna dell’organizzazione.
Per ottenere il titolo di consulente ADR deve essere superato un esame, l’attestazione, rilasciata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha una validità di 5 anni, e permette di poter operare su tutto il territorio comunitario.
L’abilitazione può essere inerente per il trasporto di tutte le sostanze pericolose, oppure solo per alcune. La nomina di questa figura, è obbligatoria per tutte quelle organizzazioni che effettuano attività correlate ai rifiuti ed alle merci pericolose, ovvero:
- Confezionamento, riempimento, imballaggio, spedizione, trasporto, carico, e scarico materiali.
Ci sono anche varie eccezioni che permettono l’esenzione della nomina del consulente, correlata alle piccole quantità di materiali, per determinati periodi di tempo. Di cosa si occupa il consulente nel suo operato?
Guida l’azienda in tutte le operazioni relative al trasporto di merci pericolose, determinando i protocolli da seguire affinché le merci pericolose vengano movimentate e trasportate nel rispetto delle normative.
Verifica il rispetto delle attività definite, compreso il rispetto delle condizioni di sicurezza, a prevenzione di danno ambientali, per la sicurezza dell’uomo, e che possono contrapporsi alle disposizioni di legge. Si occupa di redigere la relazione annuale sulle attività dell’azienda relative al trasporto di merci pericolose.
Sostanze pericolose: classificazione
I diversi materiali pericolosi vengono suddivisi in varie classi a seconda dei rischi che possono implicare nei confronti delle persone e dell’ambiente. Le classi sono:
- Classe 1 materie ed oggetti esplosivi;
- Classe 2 gas;
- Classe 3 liquidi infiammabili;
- Classe 4.1 solidi infiammabili, sostanze autoreattive ed esplosivi solidi desensibilizzati;
- Classe 4.2 materie soggette ad accensione spontanea;
- Classe 4.3 materie che a contatto con l’acqua sviluppano gas infiammabili;
- Classe 5.1 materie comburenti;
- Classe 5.2 perossidi organici;
- Classe 6.1 materie tossiche;
- Classe 6.2 materie infettanti;
- Classe 7 materiali radioattivi;
- Classe 8 materie corrosive;
- Classe 9 materie ed oggetti pericolosi diversi.
Il trasporto in cisterna delle materie appartenenti alle classi ADR 2, 3, 4.1, 4.2, 4.3, 5.1, 5.2, 6.1, 8 e 9, è ammesso con mezzi cisterna.
Per segnalare i rischi chimici vengono utilizzati pittogrammi ADR diversi a seconda che si tratti di esplosivi, gas infiammabili o velenosi, liquidi o solidi infiammabili, ossidanti, auto-combustibili, veleni, sostanze infettive, perossidi organici, materiali radioattivi o corrosivi.
Inoltre, per consentire l’immediato riconoscimento di merci pericolose, ad ogni sostanza viene associato un codice univoco UN per l’identificazione.
Ulteriori regolamenti per il trasporto di merci pericolose
L’Accordo ADR si riferisce al trasporto di merci pericolose su strada. Esiste anche il RID che, invece, si riferisce al trasporto via ferrovia.
A questo si aggiungono altri 2 regolamenti specifici per il trasporto di merci pericolose: il codice IMDG (trasporto marittimo) e le istruzioni tecniche dell’ICAO (per il trasporto aereo di merci pericolose).
Vista l’importanza e l’impatto che possono avere i trasporti di sostanze pericolose, molte organizzazioni che operano in questo settore, si sono dotati di sistemi di gestione organizzativa, come ad esempio la certificazione ambientale Iso 14001, e le certificazioni ISO 45001, e ISO 39001, per assicurare la sicurezza sul lavoro e l’incidenza di possibili incidenti.
Grazie a queste norme internazionali, queste organizzazioni, potranno adottare efficaci strumenti per la gestione dei requisiti rispetto alla safety, ed all’ambiente, prevenendo o sapendo gestire tempestivamente le emergenze.