La Food Defense è un insieme di misure e strategie progettate per proteggere gli alimenti e i materiali per il confezionamento alimentare da atti intenzionali di contaminazione o manomissione, che potrebbero essere perpetrati per motivi criminali, terroristici o di sabotaggio.
A differenza della food safety, che si concentra sulla prevenzione di contaminazioni accidentali (ad esempio, batteri, virus, sostanze chimiche), la food defense si occupa di minacce deliberate
Un attacco intenzionale alla tua catena di approvvigionamento o ai tuoi prodotti potrebbe avere conseguenze gravi, tra cui richiami di prodotti, danni economici e perdita di fiducia da parte dei clienti. Senza considerare l’impatto sulla salute dei consumatori.

Le minacce al sistema alimentare possono provenire da una varietà di fonti, un esempio possono essere gruppi terroristici, criminalità organizzati, o persino risorse umane impiegare con intento di recare danno.
Non esistono requisiti obbligatori se non per le organizzazioni che operano sul territorio statunitenze, difatti il requisito è inserito nel Cfr 21 (FSMA). Sono le norme e gli standard di certificazione alimentare riconosciuti da GFSI (Global Food Safety) che richiedono di prendere in considerazione questo fattore.
Perché la food defense è importante?
La Food Defense è fondamentale per diverse ragioni, soprattutto per un imprenditore operante nel settore alimentare. Ecco i motivi principali per cui è importante investire in un solido programma di Food Defense:
- Protezione della salute pubblica. La contaminazione intenzionale degli alimenti può causare gravi danni alla salute dei consumatori, compresi avvelenamenti, malattie o persino decessi. Un incidente di questo tipo può avere conseguenze devastanti non solo per le persone colpite, ma anche per la tua azienda, che potrebbe essere ritenuta responsabile.
- Tutela della reputazione aziendale. La reputazione di un’azienda alimentare è uno dei suoi asset più preziosi. Un attacco intenzionale o un episodio di contaminazione può danneggiare irreparabilmente la fiducia dei consumatori e dei partner commerciali. Ripristinare la fiducia dopo un incidente di sicurezza alimentare può richiedere anni e costi significativi.
- Conformità alle normative. Molte normative nazionali e internazionali richiedono alle aziende alimentari di adottare misure di Food Defense. Ad esempio: Negli Stati Uniti, il Food Safety Modernization Act (FSMA) include requisiti specifici per la protezione contro atti intenzionali di contaminazione. Nell’Unione Europea, il Regolamento (CE) n. 178/2002 stabilisce principi generali di sicurezza alimentare che includono la prevenzione di rischi intenzionali, anche se non si entra nello specifico.
- Prevenzione di perdite economiche. Un incidente di Food Defense può portare a: Richiami di prodotti, con costi elevati per il ritiro e lo smaltimento. Cause legali da parte di consumatori o autorità. Interruzioni della produzione e perdita di contratti con clienti o distributori. Investire in prevenzione è molto più economico che gestire le conseguenze di un attacco.
- Protezione del brand e della fiducia dei consumatori. I consumatori si aspettano che i prodotti alimentari siano sicuri e protetti da minacce esterne. Un’azienda che dimostra di prendere sul serio la Food Defense si distingue come affidabile e responsabile. La trasparenza e l’impegno verso la sicurezza alimentare possono diventare un vantaggio competitivo.
- Prevenzione di atti di sabotaggio o terrorismo. Gli alimenti sono un bersaglio potenziale per atti di sabotaggio o terrorismo, poiché possono essere utilizzati per diffondere sostanze nocive su larga scala. Un programma di Food Defense aiuta a identificare e mitigare queste minacce, proteggendo non solo la tua azienda ma anche la comunità.
- Riduzione del rischio di frodi. La Food Defense è correlata anche alla prevenzione di frodi alimentari, come l’alterazione intenzionale di ingredienti o etichette per motivi economici (es. vendere prodotti di qualità inferiore spacciandoli per premium). Questo tipo di frode può danneggiare la tua azienda sia economicamente che in termini di reputazione.
- Sostenibilità a lungo termine. Un’azienda che investe in Food Defense dimostra di avere una visione a lungo termine, orientata alla qualità, alla sicurezza e alla sostenibilità. Questo approccio può attrarre investitori, partner commerciali e clienti che condividono gli stessi valori.
Chi non ricorda unabomber! La Food Defense non è solo una questione di sicurezza, ma una componente strategica per il successo della tua azienda. Ignorarla può portare a conseguenze gravi, mentre investire in prevenzione e protezione ti permette di:
- Garantire la sicurezza dei consumatori.
- Proteggere il tuo brand e la tua reputazione.
- Rispettare le normative ed evitare sanzioni.
- Ridurre i rischi economici e operativi.
- Differenziarti sul mercato come azienda responsabile e affidabile.
In un mondo sempre più attento alla sicurezza alimentare, la Food Defense è un investimento essenziale per la crescita e la sostenibilità della tua attività.
Scegliendo i nostri servizi di consulenza food defense proteggerai i tuoi prodotti e i tuoi processi da questa attività prevenendo le criticità che possono avere un impatto sulla continuità del tuo business e sui consumatori.
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Storia della food defence
La food defence è un’attività relativamente recente, che ha guadagnato rilevanza nel corso degli ultimi decenni. Ma le preoccupazioni per la sicurezza dell’approvvigionamento alimentare e la protezione contro la contaminazione intenzionale è molto più antica.
Una delle prime dimostrazioni storiche di attacchi intenzionali al cibo si può trovare durante l’assedio di Kaffa nel 14° secolo, quando le forze mongole hanno catapultato i corpi di vittime della peste oltre le mura della città per tentare di diffondere la malattia.
Nel 20° secolo, con l’avanzare della tecnologia e la crescente globalizzazione dell’industria alimentare, la necessità di proteggere la catena di approvvigionamento alimentare è diventata sempre più evidente. L’avvelenamento di massa da parte del culto Rajneeshee nell’Oregon nel 1984, dove furono contaminati gli alimenti con salmonella, è un esempio noto di un attacco al sistema alimentare.
Dopo gli avvenimenti dell’11 settembre 2001 negli Stati Uniti, la preoccupazione per la possibilità di attacchi terroristici alla catena di approvvigionamento alimentare ha portato a un rinnovato interesse e impegno nella protezione del cibo.
Dopo tali accadimenti si è compreso che l’alimento può essere veicolo di attentati scellerati. La difesa alimentare è diventata fondamentale quindi a prevenzione di questi atti. Nasce così il concesso di site security.
Requisiti food defense a prevenzione del tampering
Il tampering (o manomissione) si riferisce all’atto di alterare, danneggiare o manipolare intenzionalmente un prodotto, un imballaggio o un sistema con l’obiettivo di causare danni, frodi o minacce alla sicurezza. Nel contesto della food defense, il tampering è una delle principali preoccupazioni, poiché può portare alla contaminazione degli alimenti, mettendo a rischio la salute dei consumatori e danneggiando la reputazione dell’azienda.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e l’Organizzazione per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) hanno riconosciuto l’importanza della difesa alimentare e hanno lavorato per promuovere la sicurezza alimentare globale.
Vediamo i requisiti richiesti negli standard alimentari:
- PAS 96. La PAS 96 è una specifica pubblicamente disponibile che fornisce una guida su come proteggere e difendere la catena di approvvigionamento alimentare da atti di adulterazione e contaminazione intenzionale. “PAS” sta per “Publicly Available Specification”, originariamente pubblicata dal British Standards Institute (BSI) nel Regno Unito nel 2008, e successivamente aggiornata nel 2010, 2014 e 2017. È stata sviluppata in collaborazione con il Food Standards Agency (FSA) del Regno Unito e la DEFRA (il Dipartimento per l’Ambiente, l’Alimentazione e gli Affari Rurali). Fornisce una serie di linee guida per aiutare le aziende alimentari a identificare, mitigare e gestire i rischi per la sicurezza alimentare dovuti da attività intenzionali. Questo include una serie di strumenti e tecniche per valutare e gestire i rischi, come l’approccio Threat Assessment Critical Control Point (TACCP), che è simile all’approccio Hazard Analysis Critical Control Point (HACCP) usato per gestire i rischi di sicurezza alimentare, ma focalizzato sui rischi di contaminazione intenzionale. Inoltre nella linea guida sono introdotte una serie di altri principi relative alla food defense, tra cui la gestione delle crisi, la resilienza aziendale, la formazione del personale e la comunicazione con i consumatori.
- Standard GFSI. Global Food Safety Initiative (GFSI) è un’iniziativa globale del settore privato che mira a migliorare la sicurezza alimentare lungo l’intera catena di approvvigionamento. Alcuni degli schemi di certificazione più comuni riconosciuti da GFSI includono: SQF (Safe Quality Food), BRCGS (British Retail Consortium Global Standards), FSSC 22000 (Food Safety System Certification), IFS (International Featured Standards), GLOBAL G.A.P. (Good Agricultural Practices). In ogni standard appena riportato sono presenti requisiti specifici in merito alla valutazione e gestione della food defense.
- ISO 22002. ISO/TS 22002 sono una serie di norme tecniche internazionali che fanno parte del sistema di sicurezza alimentare. Queste norme, sviluppate dall’Organizzazione Internazionale per la Standardizzazione (ISO), stabiliscono i requisiti specifici per i programmi di prerequisiti (PRP) nella produzione di alimenti, tra i quali sono inseriti anche la difesa alimentare ed il bioterrorismo.
Difesa del prodotto alimentare: Bioterrorismo
Il bioterrorismo si riferisce all’utilizzo intenzionale di agenti biologici (virus, batteri, funghi, parassiti, o altre forme di vita) con l’obiettivo di causare malattie o morte in persone, animali o piante. Questi agenti possono essere naturali o artificiali, cioè possono essere modificati geneticamente o sintetizzati in laboratorio per aumentare la loro virulenza, resistenza ai farmaci, o per alterare le loro caratteristiche in altri modi.
Gli attacchi di bioterrorismo possono variare enormemente in termini di scala e gravità. Possono essere mirati a individui specifici, a gruppi di persone o possono avere l’obiettivo di influenzare intere popolazioni o ecosistemi.
Ad esempio, un attacco di bioterrorismo potrebbe coinvolgere la dispersione di un agente patogeno nell’aria o nell’acqua, o potrebbe coinvolgere la contaminazione di alimenti o medicinali.
Il bioterrorismo rappresenta una seria minaccia per la sicurezza nazionale e internazionale. Le strategie per contrastare il bioterrorismo includono la sorveglianza delle malattie, e il rischio food defense, il rafforzamento delle capacità di risposta sanitaria, la ricerca per sviluppare nuovi vaccini e trattamenti, e l’istruzione del pubblico sui rischi e sulle risposte appropriate.
Redazione del food defense plan
Il Food Defense Plan (piano di difesa alimentare) è un documento che delinea le strategie e le procedure che la tua azienda deve mettere in atto per proteggere i prodotti da un’intenzionale attività illecita di adulterazione e sabotaggio.
Premettendo che ogni organizzazione deve avere la capacità di pianificare queste attività in linea con la propria realtà, vediamo quali dovrebbero essere i contenuti in linea generale di una procedura food defense alimentare:
- Stabilire una politica sulla difesa alimentare, e sulla vulnerabilità degli alimenti e materie prime in base al proprio contesto aziendale.
- Creare un team ed un responsabile per la procedura. Tra cui: Definire chiare responsabilità per la difesa e protezione del prodotto. La persona designata deve far parte del personale chiave o dell’alta direzione. Deve anche possedere sufficienti conoscenze sul tema della sicurezza.
- Effettuare una valutazione dei rischi lungo tutta la filiera ed il sito che comprenda i fattori: analisi degli eventi storici, ubicazione del sito, vicinanza a siti sensibili, processo, vulnerabilità delle materie prime e prodotti finiti, processi, catena e la modalità di approvvigionamento compresa quella della logistica del trasporto del prodotto finito, accessibilità, minacce, sorveglianza al sito ed ai suoi servizi, aria, acqua, energia, stoccaggi esterni, struttura informatica, possibilità di successo, grandezza dei lotti di produzione, possibili contaminanti, impatti sulla popolazione, competenza, consapevolezza, storicità, fiducia degli addetti ed ambiente di lavoro.
- Misure di mitigazione: Queste sono le strategie e le procedure che dovrai mettere in atto per proteggere i tuoi prodotti dalle minacce identificate nella valutazione precedente. Queste misure potranno includere la creazione di un sistema fisico di protezione del sito aziendale e dei prodotti da possibili manomissioni e sabotaggi esterni, per esempio dotare i propri stabilimenti di cancelli, recinzioni, controlli video, sistemi di allarme, protezione delle aree di stoccaggio ed approvvigionamento esterno, aria, acqua, energia, gas, ecc. Definire modalità a protezione delle attività intenzionali anche sul prodotto finito, rete informatica, utilizzo di materiali approvati.
- Piano di risposta alle emergenze: Questo piano delinea le procedure che l’azienda seguirà in caso di un incidente di adulterazione o sospetto di adulterazione. Può includere le procedure per la notifica delle autorità, la gestione della crisi, la tracciabilità del prodotto, il ritiro del prodotto e le misure correttive. La comunicazione agli stakeholder.
- Programma di formazione: Un Food Defense Plan efficace richiede che il personale sia adeguatamente formato sui rischi e sulle procedure di difesa alimentare. Formazione sulla rilevazione e la segnalazione di attività sospette, gestione degli accessi e monitoraggi delle figure esterne all’organizzazione, l’attuazione delle misure di mitigazione, e la risposta alle emergenze.
- Informazione: definire le modalità per l’acceso in azienda da parte di figure non facenti parti dell’organizzazione. Questa attività può comprendere oltre che la firma di un registro ad accettazione di regolamenti di ingresso, anche l’invio di informative ai fornitori.
- Misurazioni delle performance: che possono comprendere:
- stato comportamentale dell’addetto e sulla consapevolezza per la cultura della sicurezza alimentare. Definire le attività per la verifica dell’efficacia di tale formazione e le azioni da intraprendere in caso di risultati sfavorevoli.
- Effettuare ispezioni periodiche sul rispetto dei requisiti.
- Effettuare dei test di prova di intrusione e valutare l’efficacia della risposta delle risorse a tali pericoli.
- Inserire i criteri nel programma di audit interno.
- Organizzare e programmare le visite da parte di figure esterne, clienti, fornitori, etc.
- Organizzare e programmare la ricezione e partenza delle merci.
- Rivedere almeno annualmente la valutazione ed i dati raccolti in sede di riesame della direzione.
I più importanti standard alimentari hanno rilasciato delle food defense guidelines scaricabili dai loro siti. FDA invece ha messo a disposizione questo comodo strumento: food defense builder.
Servizi di consulenza Food Defense
Sistemi & Consulenze può erogare i seguenti servizi di consulenza per la food defense:
- Valutazione del rischio food defense.
- Definizione di piani di prevenzione, mitigazione ed attività di monitoraggio.
- Assistenza per le attività ‘fisico-strutturali’ da implementare;
- Collaborazione con realtà che si occupano di installare allarmi e o telecamere per la videosorveglianza.
- Effettuare formazione alle risorse umane tramite un FDQI.
- Effettuare dei test di infrazione e contaminazione volontaria.
- Seguire la tua organizzazione per l’ottenimento e mantenimento di una certificazione alimentare.
Contatta adesso i nostri consulenti food defense per implementare correttamente il tuo programma per la difesa alimentare.