Cos’è il farm to Fork?

La Farm to Fork è la strategia che guiderà la transizione ecologica, verso un sistema alimentare sostenibile, a basso impatto ambientale, a favore della protezione dell’ecosistema ed a contrasto del cambio climatico.

Nell’ultimo anno si sente sempre più parlare della Farm to fork. Ovvero l’adozione da parte dei paesi di un sistema sostenibile dal punto di vista sociale ed ambientale nel settore alimentare. L’Europa vuole diventare il primo continente climaticamente neutro grazie al European Green Deal, ed agli impegni presi durante il COP 26.

Gli obiettivi sono aumentare la sostenibilità economica, migliorare la qualità della vita e della salute delle persone e, infine, prendersi cura dell’ambiente.

Farm to Fork Il futuro del sistema alimentare

La strategia Farm to Fork, grazie a cui si creeranno sistemi alimentari sostenibili, riconoscendo il forte legame che c’è tra salute delle persone, delle società e del pianeta.

I benefici non saranno solo ambientali, ma anche sociali, economici e sanitari.

Avere un sistema alimentare resiliente si è dimostrato essenziale con la pandemia Covid 19 perché esso può funzionare anche in situazioni di emergenza, garantendo il sostentamento alimentare di base a chiunque.

Sono numerosissime le minacce che hanno colpito il genere umano e che continueranno a farlo (alluvioni, terremoti, incendi etc.), quindi è necessario essere pronti a reagire e sopravvivere in qualsiasi momento.

Si può dire che stile di vita, ambiente e salute sono fortemente interconnessi. Per esempio, la promozione di stili di vita sani, come la dieta, può portare benefici sia sulla salute del consumatore, sia sull’ambiente e sulla sanità.

Negli ultimi anni poi il consumatore è sempre più attento alla sua salute, all’ambiente e alla sostenibilità, cercando alimenti freschi e locali. La transizione a un’economia circolare sostenibile garantirà ai produttori di stare al passo con i tempi.

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Farm to Fork: perché è importante?

Il settore alimentare purtroppo è uno dei maggiori responsabili delle emissioni di gas serra, cosa che rende essenziale il suo cambiamento. E l’attuazione del green deal è fondamentale.

Dal 1990 l’Europa ha ridotto del 20% le sue emissioni dei gas serra, ma non in modo omogeneo tra gli stati membri. Entro il 2050 l’Unione Europea deve risultare climaticamente neutra per assicurare un impatto ambientale positivo su terreno, acque, cambiamenti climatici e sulla perdita della biodiversità.

È necessario cambiare la dieta e renderla più sostenibile per diminuire l’impatto del settore alimentare sull’ambiente, ed è appunto la missione della Farm to Fork. Per questo serve che tutti possano acquistare alimenti nutrienti, salutari e di qualità, ma anche accessibili dal punto di vista economico. Per molte persone oggi non è così, infatti continua a crescere l’obesità.

Altro dato che evidenzia il non allineamento dei regimi alimentari europei con gli obiettivi di sostenibilità è lo spreco di cibo, pari al 20%.

Esistono più soluzioni e diversi modelli di business sostenibile, ma occorre trovare i migliori per selezionarli e successivamente promuoverli. Con questo obiettivo ogni sostanza viene rivalutata sulla base del suo livello di priorità.

Tutto ciò, rientrerà in un piano più ampio di transizione, che in Italia è stato inserito nel PNRR, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che mira a:

  • Rivedere il settore primario dal punto di vista della sostenibilità ambientale, alimentare e socio economica;
  • Transare l’utilizzo delle energie basate sul carbone, rispetto alle energie rinnovabili;
  • Spingere la rivalutazione energetica delle strutture;
  • Migliorare la mobilità sostenibile;
  • Combattere l’utilizzo delle plastiche.

Green deal: quali sono gli obiettivi?

Il Green Deal, sarà uno strumento utile per analizzare la situazione attuale, fornendo possibili soluzioni e/o alternative per garantire la sostenibilità delle produzioni alimentari.

  • I pesticidi chimici inquinano il suolo, l’aria e l’acqua. Negli ultimi 5 anni la diminuzione dei rischi per il loro utilizzo è stata del 20%, ma l’obiettivo della Commissione Europea è di far arrivare l’indicatore al 50% entro il 2030. Pertanto, verranno promosse tecniche alternative, come la rotazione delle colture e il diserbo meccanico.
  • L’eccesso di nutrienti nel terreno, come il fosforo e l’azoto, è dovuto alla difficoltà di assorbimento di questi da parte delle piante. Questo fenomeno contribuisce all’inquinamento di suolo, aria e acqua e ha un impatto negativo sulla biodiversità e sul clima. La Commissione interviene stabilendo di ridurre sia le perdite di nutrienti del 50%, senza deterioramento del suolo, sia l’utilizzo dei fertilizzanti del 20% entro il 2030.
  • Il settore agricolo è responsabile per il 10,3% delle emissioni di gas a effetto serra nell’Unione Europea. In particolare, il 70% delle emissioni proviene dall’allevamento che ricopre il 68% della superficie agricola totale.
  • Per ridurre l’impatto di quest’ultimo è necessario promuovere metodologie di allevamento più sostenibili e innovative in ottica green deal, agevolando mangimi sostenibili e materie prime alternative.
  • La resistenza antimicrobica ogni anno causa 33000 vittime nell’UE con notevoli costi sanitari. La Commissione vuole ridurre del 50% le vendite nell’UE di antimicrobici entro il 2030.
  • Il miglioramento del benessere degli animali ha un impatto diretto sulla qualità degli alimenti e sulla necessità di medicinali, riducendola. Verrà riesaminata la normativa sul benessere degli animali, considerando anche le fasi di trasporto e macellazione.
  • I cambiamenti climatici minacciano anche la salute delle piante. L’obiettivo è quello di proteggerle dalle malattie e dagli organismi nocivi emergenti attraverso tecniche innovative e sostenibili, garantendo così la sicurezza per il consumatore e l’ambiente, facendo però rimanere i prezzi vantaggiosi a livello economico.
  • Il mercato del biologico è in continua crescita. Ha effetti positivi sulla biodiversità e i consumatori ne riconoscono il valore. L’obiettivo è quello di investire almeno il 25% della superficie agricola UE per questo tipo di agricoltura entro il 2030.
  • Tra gli altri obiettivi del farm to fork c’è quello di garantire la sicurezza degli approvvigionamenti alimentari, anche in tempi di crisi. Dopo una valutazione del sistema alimentare di oggi, verranno sviluppati piani di emergenza.
  • Verranno stimolate pratiche sostenibili nella trasformazione alimentare e nel commercio all’ingrosso e al dettaglio, alberghiero e dei servizi di ristorazione. A tal fine la Commissione: elaborerà un codice di condotta comune per l’UE sulle pratiche commerciali e di marketing; revisionerà la normativa sui Materiali a Contatto con gli Alimenti, riducendo le sostanze pericolose e sostenendo soluzioni innovative e sostenibili; riesaminerà le norme di commercializzazione consolidando il quadro legislativo sulle indicazioni geografiche
  • La riduzione degli sprechi alimentari è un punto cruciale della strategia di sostenibilità. La conseguenza sarà il recupero e la ridistribuzione delle eccedenze alimentari.
  • Combattere le frodi lungo la filiera alimentare che rischiano di pregiudicare la sicurezza alimentare. Verranno quindi fatti controlli migliori e più severi sulle importazioni.

L’obiettivo finale del Farm to Fork con queste azioni è rendere il sistema alimentare dell’UE un esempio mondiale in materia di sostenibilità globale. Per questo serve un’azione collettiva che coinvolga tutte le autorità e tutti i cittadini.