Etichettatura alimentare americana

I requisiti obbligatori per l’etichettatura alimentare americana, sono definiti nel CFR Title 21 Food and Drugs Part 101 Food Labeling. La Food and Drug Administration, FDA, ha introdotto una serie di importanti novità, che riguardano i valori da riportare nelle informazioni inerenti alla dichiarazione nutrizionale americana per gli alimenti e le bevande confezionate, commercializzate sul territorio americano.

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Le novità saranno di ausilio ai consumatori per l’acquisto di alimenti sani in un corretto regime alimentare.

Come per esempio avviene in europa con gli strumenti denominati etichette a batteria nutriform, o a semaforo. Di ausilio al Reg CE 1169, dettante i requisiti obbligatori inerenti le informazioni degli alimenti per i consumatori, da riportare nell’etichetta degli stessi.

L’etichettatura alimentare americana, già da tempo poneva come focus la lotta alle patologie che possono essere prevenute con una sana alimentazione. Un esempio sono le novità introdotte per l’etichettatura dell’olio extra vergine di oliva.

Perché il connubio tra alimentazione sana e salute è ormai noto in tutto il mondo.

I requisiti della nuova normativa obbligatoria entreranno in vigore il 1° gennaio 2020 per le organizzazioni produttrici con un fatturato pari e oltre i 10 milioni di dollari. Per le aziende al di sotto di tale fatturato la scadenza per conformarsi ai requisiti è fissata al 1° gennaio 2021.

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Etichettatura alimentare americana: quali sono i requisiti?

Vediamo adesso quelle che sono le novità introdotte dalla regolamentazione sull’etichettatura alimentare americana:

  • Revisione delle dimensioni di porzione o, service size, per trovare maggiore coerenza con quanto i consumatori utilizzano o dovrebbero utilizzare. Considerando calorie, vitamine, sale, ecc;
  • Revisione delle qualità di porzioni in un unico contenitore. Considerando l’utilizzo in più battute dell’alimento;
  • Considerazione degli aspetti salutistici inerenti all’apporto totale di calorie, o “energia”, fornite da tutte le fonti (grassi, carboidrati, proteine ​​e alcool) in una porzione del cibo. Utilizzando come guida generale il principio secondo il quale una quantità di 100 calorie per porzione di un singolo alimento venga considerata moderata. Mentre un apporto di 400 calorie o più per porzione di un singolo alimento sia da considerare ricca o eccessiva; Viene considerato in via generale un apporto di 2.000 calorie giornaliero per il mantenimento e una sana alimentazione. Apporto che può variare in base a età, sesso, altezza, peso e attività giornaliera;
  • Sono stati aggiornati i valori giornalieri, DV, consigliati per i nutrienti. I valori giornalieri sono quantità di riferimento consigliate da non superare. Viene dato valore a quanto un alimento sia carente o ricco di un nutriente, considerandone anche il troppo ricco. Definendo il 5% di DV o meno di un nutriente per porzione come basso, e il 20% o più di un nutriente un apporto elevato;
  • La lista dei nutrienti obbligatori da riportare in etichetta è stata aggiornata. Il nuovo regolamento per l’etichettatura alimentare americana richiede l’indicazione di:
    • Zuccheri aggiunti – Gli zuccheri aggiunti durante le fasi di lavorazione, guarnitura e confezionamento dell’alimento. L’indicazione di questo nutriente è fondamentale in quanto una dieta cara di zuccheri non è considerata sana;
    • Vitamina D e Potassio – Per indicare ai consumatori il contenuto nell’alimento di questi micronutrienti molto spesso sottovalutati.
    • Vitamine A e C – La loro indicazione passa da obbligatoria a volontaria in quanto è molto difficile che vi siano carenze per questi micronutrienti nella dieta.

Dichiarazione nutrizionale americana: che cos’è?

Il legislatore americano con le novità sull’etichettatura alimentare, vuole dare più possibilità ai consumatori di scegliere alimenti sani, per seguire una dieta corretta. Mai in nessun regolamento alimentare viene data così importanza alla prevenzione di talune patologie grazie all’alimentazione.

Perché, le malattie derivanti da una errata alimentazione, oltre che creare danno per il consumatore, e creare disagi sociali, sono un importante costo per la sanità, e quindi per la società. Tanto più, che quest’ultima, è organizzata con metodiche molto differenti da quelle italiane. E avere comportamenti preventivi, sarà fondamentale per abbattere o limitare queste criticità.

Grazie alle novità introdotte per la dichiarazione nutrizionale dal nuovo regolamento, viene evidenziato l’utilizzo di grassi saturi, trans e sodio, per una scelta consapevole del consumatore su quello che sta acquistando.

Per far si che possa scegliere non solo in base alle calorie, ma in base alla composizione dell’alimento. Come viene richiesto di indicare quelle che siano gli aspetti positivi di un alimento, per esempio la vitamina D, il potassio, calcio, ferro.

Il chiarimento anche dell’esposizione degli ingredienti, utile sempre per una scelta consapevole del consumatore. Gli ingredienti devono essere elencati in ordine decrescente, esplodendo quelli che siano le materie composte. Devono essere indicati, dove ovviamente necessario il quid, gli allergeni e le sostanze come i conservanti e additivi alimentari.

Etichettatura alimentare americana: come devi procedere?

Tutte le organizzazioni che operano nel territorio USA, dovranno uniformare, e adeguare le proprie etichette, secondo la legge per l’etichettatura alimentare americana. Dovranno essere rivalutate e calcolati i valori della dichiarazione, e sul service size. 

Che cosa è il service size? Il service size è una quantità di misura, o porzione di cibo. Può essere una tazza, parte, cucchiaio, o altro, le dimensioni delle porzioni, devono essere definite dal produttore, e ‘consigliate’ al consumatore. Il valore sarà un consiglio ovviamente e non potrà sostituirsi ad indicazioni mediche.

L’operazione, come sempre in ambito americano, dovrà essere effettuata con la supervisione del PCQI, nell’ambito del sistema HARPC implementato. Ricordando che, sul territorio americano, non è più in vigore il sistema HACCP. Motivo per il quale, le aziende straniere operanti in USA, potrebbero aver bisogno di entrambe i sistemi per la sicurezza alimentare.

Vediamo i passi da seguire secondo il proprio food safety system per questo processo:

  • Effettuare secondo la propria procedura una revisione dei valori nutrizionali. I dati possono fuoriuscire da programmi di calcolo e o analisi di laboratorio. Consigliamo nel primo caso di validare il processo effettuando una prova con entrambe i metodi per verificare l’efficacia del programma. Consigliamo anche l’utilizzo di un laboratorio accreditato;
  • Revisionare l’etichetta e la scheda tecnica per i prodotti;
  • Nell’eventualità di prodotti a marchio e o sotto requisiti del cliente, condividere con gli stessi l’approvazione delle etichette modificate;
  • Nell’eventualità di alimenti con claim Biologico e o coperti da denominazione di origine e disciplinari far approvare le etichette dagli organismi di controllo;
  • Comunicare le modifiche al proprio US Agent e o al FSVP;
  • Eliminare nelle giacenze le etichette obsolete e o comunicare le nuove disposizioni anche a eventuale realtà che operano in outsourcing.

Etichettatura alimentare americana: che cosa possiamo fare per te

Sistemi & consulenze con il suo team nell’ambito dei servizi per il mercato americano può assisterti nel seguente modo:

  • Implementazione del Food Safety System e redazione dei Food Safety Plan. Secondo i requisiti FSMA.
  • Incarico di PCQI Preventive Controls Qualified Individual;
  • Redazione della valutazione per l’adulterazione intenzionale da parte del FDQI food defense qualified individual;
  • Assistenza per i FSVP Foreign Supplier Verification Programs;
  • Assistenza per il Recall Plan;
  • Redazione delle schede tecniche secondo i requisiti di etichettatura alimentare americana e redazione della dichiarazione nutrizionale.